Riceviamo e pubblichiamo volentieri la replica della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino rispetto al nostro articolo pubblicato ieri dal titolo “Caffetteria del Broletto: quando la gestione è un “affare” di famiglia”.
“L’apertura di un nuovo polo culturale con il marchio del Circolo dei lettori rappresenta la volontà e il desiderio di rendere protagoniste le numerose realtà già presenti e operanti all’interno del territorio novarese, il cortile del Broletto sarà una piattaforma condivisa di iniziative ed eventi, dove accogliere una comunità dinamica e curiosa, punto di forza per tutto il Piemonte.
Lo spazio del Circolo dei lettori nel cortile del Broletto offrirà anche un servizio continuativo e quotidiano di caffetteria e piccola ristorazione: il servizio di ristoro e accoglienza è sempre più parte integrante di un’impresa culturale. Per questa ragione l’impostazione e la gestione della procedura di selezione è stata svolta dal Circolo dei lettori in stretta correlazione con l’elaborazione del progetto culturale.
Il Circolo dei lettori ha pubblicato l’avviso di procedura informale per l’affidamento, ai sensi dell’art. 30 del d.lgs 12 aprile 2006, n. 163 della concessione dei servizi di caffetteria in data 19 dicembre 2014. Contestualmente sono state inviate dieci lettere d’invito a realtà imprenditoriali del settore e anche ad associazioni culturali del territorio. Nello specifico, sei realtà a Novara, una ad Arona, una a Tortona, una a Santena, una a Cherasco.
I sopralluoghi di legge sono stati effettuati da due realtà. Alla fine, entro i termini di gara, è pervenuta una sola busta. La commissione ha valutato che la proposta soddisfaceva sia i requisiti amministrativi sia gli aspetti tecnici ed economici del bando.
Il Circolo dei lettori ha quindi provveduto all’aggiudicazione all’unica proposta pervenuta, individuando quale concessionario del servizio di gestione della Caffetteria del Complesso Monumentale del Broletto ad Andrea Umberto Mori e Luca Coan“. Circolo dei Lettori
Che il “marchio” del Circolo dei Lettori approdi a Novara, come abbiamo già detto e scritto in più occasioni, è un valore aggiunto per il territorio, a patto che vengano coinvolte le realtà locali, che sono numerose e molto attive e tra le quali ci sono associazioni ed organizzazioni storiche che varrebbe la pena davvero di coinvolgere in un progetto così ambizioso. Ma è lo stesso Circolo dei Lettori a delineare questa strada sulla quale, dunque, non poniamo alcun dubbio.
Prendiamo atto che il bando è stato aggiudicato all’unica società partecipante: nei giorni scorsi, essendo questo un elemento che avremmo voluto aggiungere a quelli già riportati puntualmente nell’articolo in questione, abbiamo più volte chiesto delucidazioni in merito. La risposta arriva oggi.
Nonostante tutto, permane qualche perplessità: il bando viene pubblicato il 19 dicembre. Contestualmente, come si legge nella replica del Circolo, vengono inviate dieci missive di invito a partecipare alla gara, di cui sei a Novara. L’atto prevedeva il sopralluogo obbligatorio entro il 9 gennaio. Il 16 gennaio 2015 scadevano i tempi per presentare la propria offerta e la propria proposta. Un po’ strettini, forse, questi tempi, considerato che, di mezzo, c’erano anche le festività natalizie che, per ristoratori e gestori di locali e bar attivi, significavano impegni lavorativi molto intensi…
Ultima perplessità riguarda il fatto che la Fondazione Coccia non si sia occupata direttamente della gestione del bando, ma abbia demandato al Circolo dei Lettori (sodalizio torinese) tale incombenza. Si tenga presente che la Caffetteria del Broletto fa parte di quel patrimonio immobiliare conferito dal Comune, in tempi molto recenti, alla Fondazione, al pari del Bar Coccia. Per quest’ultimo, il bando per la gestione è stato emesso e seguito direttamente dalla Fondazione del teatro novarese, con atti a firma dell’amministrativa Silvana Sateriale.
Cosa che non è accaduta, invece, nel caso della Caffetteria Broletto la cui gestione è stata affidata ad una società, seppur unica partecipante, che vede tra i suoi componenti (due) il figlio dell’amministrativa di cui sopra.
Da qui la comprensibile curiosità…