Meno trasferimenti regionali, riduzione della spesa attuale e conseguente taglio dei servizi. E ancora una volta è il settore delle Politiche sociali ad essere penalizzato. La denuncia della situazione arriva dalla Funzione Pubblica della Cgil e riguarda il Ciss di Borgomanero: “Nell’assemblea dei sindaci del 4 maggio 2015 i sindaci hanno dichiarato che, sulla base dell’andamento negativo dei trasferimenti regionali, si rende necessaria una riduzione della spesa attuale a quella consolidata negli anni 2012 e 2013. Questa decisione, ovviamente, ricade sull’entità dei servizi che il CISS eroga ogni anno a favore di anziani, disabili, minori e persone fragili“.
Ma allo stesso tempo, denuncia la Cgil, “nello stesso incontro l’assemblea ha votato il consenso ad accedere ad un bando per la creazione di un centro terapeutico presso la sede del Ciss di Borgomanero. Nel 2015, all’interno della quota annuale di 30 euro pro capite, che i comuni versano al Ciss, 1 euro pro capite deve essere destinato al finanziamento del nuovo centro. Ci chiediamo se sia logico investire in una nuova struttura senza avere, in prima istanza, deciso di tutelare i servizi esistenti“.
Entro la fine di luglio 2015 l’assemblea dei sindaci voterà il bilancio e “deciderà il futuro di servizi di assistenza domiciliare, segretariato sociale, servizi di tutela adulti e minori, servizio inserimenti lavorativi, oltre che dei servizi di front office. In queste assemblee si deciderà se procedere coi tagli o difendere e sostenere i servizi erogati“.
“Scelte politiche di riduzione dei servizi sul territorio portano immancabilmente, in caso di necessità, all’accesso a strutture private e al pagamento delle tariffe giornaliere di permanenza. È davvero funzionale gestire il welfare in questo senso?
In altri consorzi queste decisioni hanno prodotto un aumento della spesa pro capite per sostenere il pagamento delle rette alle strutture residenziali“.
La Fp Cgil invita “i sindaci ad esercitare fino in fondo il ruolo di difesa del sistema di protezione sociale caratterizzante il welfare borgomanerese. Chiediamo che si faccia tutto il possibile per garantire i servizi ai cittadini di questo territorio e la conseguente tutela della occupazione collegata, visto peraltro il quadro modificato a livello regionale sulle risorse, e soprattutto possibili nuovi incentivi laddove la dimensione della forma associata tra comuni corrisponda a quella dei distretti sanitari“.
I rappresentanti del sindacato hanno inoltre scritto una lettera aperta ai sindaci dei comuni che fanno capo al consorzio denunciando la delicata situazione in cui versano gli operatori del settore (prevalentemente donne) “che potrebbe sfociare in un’altra pesante riduzione di ore di lavoro e di occupazione. Insieme alle lavoratrici e lavoratori pubblici e privati in servizio presso il Ciss di Borgomanero, saremo presenti alle assemblee e vigileraemo sull’esito delle stesse. Chiediamo ai sindaci, nelle prossime assemblee, di fare il massimo sforzo per sostenere e continuare a garantire la quantità e qualità attuale dei servizi erogati dal Consorzio. Crediamo che lo stato sociale debba essere difeso e non rimpianto, crediamo che i Sindaci non debbano rassegnarsi ai tagli ma contrastarli“.