Città della Salute, Bertola e Crippa (M5S) “Il progetto va avanti”. I due pentastellati: “Basta favole pre elettorali”
Riceviamo e pubblichiamo. “Leggiamo che la realizzazione della nuova Città della Salute di Novara sarebbe al momento bloccata a causa di una richiesta di un nuovo esame da parte del nucleo di valutazione del Ministero della Salute da parte del Ministro Grillo in persona – scrivono Giorgio Bertola, candidato presidente Regione Piemonte e Davide Crippa, sottosegretario Ministero Sviluppo Economico – Inutile dire come la realtà si discosti nettamente dalla narrazione caciarona da campagna elettorale. In fase di accordo di programma la Regione si è impegnata a intestarsi le spese relative ai canoni di disponibilità nel caso in cui l’azienda ospedaliera di Novara non possa affrontare tale pagamento. Al fine di assicurare la solvibilità di tali spese quindi la Regione Piemonte ha depositato presso il Ministero della Salute delle garanzie che, prassi vuole, il nucleo di valutazione del Ministero della Salute (che si è già espresso definitivamente sul progetto) dovrà valutare. Il passaggio al nucleo deve avvenire per prassi, prima di licenziare l’accordo di programma il nucleo aveva espresso un parere condizionato, ora pertanto è stato inviato con le integrazioni per il parere definitivo. Tale valutazione dovrebbe avvenire, secondo fonti del Ministero della Salute, oltretutto in tempi brevi. Nessuno stop politico quindi e nessun “botta e risposta dei giorni scorsi tra esponenti pentastellati e leghisti” nel merito della Città della Salute”. Altra cosa è il merito del progetto. Come più volte affermato dai consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle, siamo del tutto contrari alla procedura di Project Financing su cui si basa l’intero prospetto finanziario della Città della Salute. Fattore questo che darebbe molti benefici e fin troppi pochi rischi ai privati che finanzieranno il progetto e che evidentemente non preoccupa nessuno in Regione, né tra le file del centrodestra nè tra quelle del centrosinistra. Come spesso è accaduto in questi anni quindi c’è chi si preoccupa di creare favole e alzare la voce per un minimo di visibilità elettorale e c’è invece chi ha a cuore come vengono spesi i soldi dei piemontesi. Ai posteri l’ardua sentenza”