Superata la fase di modifica del progetto sulla base del nuovo Codice degli Appalti, la Città della Salute e della Scienza di Novara apre i battenti ad una fase più concreta. Il traguardo potrebbe anche essere più vicino che mai ad una svolta. Lo ha annunciato l’assessore regonale alla Sanità Antonio Saitta che, dopo un pomeriggio di approfondimento dinanzi a Comune, Ospedale ed Università, ha finalmente lanciato la sua scommessa. Nel giro di un anno si arriverà alla convenzione con Anac, all’accordo ufficiale con il Governo, alla bonifica (che partirà a breve) dell’area su cui nascerà il nuovo ospedale, alla pubblicazione della gara e, nel 2018, all’apertura del cantiere.
Il nuovo Codice degli Appalti ha di fatto imposto un limite massimo al contributo pubblico nelle concessioni, con un tetto del 30% sull’importo complessivo dell’investimento. Quindi, la procedura di gara, che rispetterà l’operazione di “Partenariato pubblico-privato” (PPP), prevede un nuovo piano economico finanziario così suddiviso: il contributo pubblico assomma a 100.650.000 euro, l’investimento privato passa da 80.290.000 euro a 219.640.000 euro.
Conseguenze: il canone di disponibilità sale da 4.850.000 euro a 18.505.000 euro l’anno; il patrimonio agricolo dell’Azienda ospedaliero universitaria diventa non trasferibile, ma rimane disponibile per l’acquisto di apparecchiature tecnologiche.
Proprio ieri, l’Aou ha emesso l’avviso di manifestazione di interesse per raccogliere indicazioni da parte del mercato.
Compito del Comune sarà quello di valorizzare quanto più possibile l’attuale area dell’ospedale, un’ampia superficie su cui, come ha ricordato il sindaco Alessandro Canelli, “verrà riqualificata attraverso lo strumento della democrazia deliberativa, ossia il confronto con la città, partendo dalla necessità di garantire lavoro, innovazione tecnologica e sviluppo della ricerca scientifica”.
“Non stiamo costruendo un nuovo ospedale – ha detto l’assessore regionale Saitta – bensì una Città della Salute e della Scienza che è molto di più. Ci siamo arenati quando è subentrata la nuova normativa, ma oggi diamo un’accelerata. Posso concretamente affermare che entro un anno si appalterà l’opera e nel 2018 si potrà vedere il cantiere”.
L’assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte Augusto Ferrari ha ricordato “il grande lavoro svolto anche dai consiglieri regionali che, indipendentemente dall’appartenenza politica, hanno mostrato una profonda attenzione al tema”, mentre il rettore dell’Università Cesare Emmanuel ha evidenizato che “la Città della Salute e della Scienza dovrà contare su processi innovativi tenendo conto delle dinamiche della salute delle persone”.
Soddisfatto il direttore generale dell’Aou Mario Minola: “La sanità italiana muove il 12% del Pil nazionale: è fondamentale partire con quest’opera che farà da volano per l’intero territorio”.
“Sono felice che sia stata alla fine accolta la proposta di una finanza di progetto pubblico-privata che passa dall’alienazione del patrimonio immobiliare dell’Aso – spiega il consigliere regionale di Forza Italia Diego Sozzani che, tra i primi, aveva caldeggiato tale percorso – La nuova sfida per la città di Novara è ora il recupero dell’area nevralgica dell’ex ospedale sulla quale già esiste un progetto (e un plastico) dell’architetto Gregotti che certo varrà la pena riscoprire e rivalutare”.