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Novara

Città della Salute di Novara: approvato il progetto dal Ministero dell’Economia

Il nucleo di valutazione del Ministero dell’Economia ha approvato oggi il progetto tecnico della Città della Salute di Novara. Alla riunione, che si è svolta in mattinata a Roma, erano presenti il direttore regionale della Sanità Moirano, il dirigente regionale Sambugaro che segue gli accordi di programma, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Maggiore della Carità Minola, con il direttore amministrativo Savoini.

Una forte accelerazione su un progetto che oggi sembra sempre più vicino.
«Un passo avanti decisivo nel complesso iter amministrativo, frutto dell’intenso lavoro di quest’anno con tutti i soggetti del territorio interessati, dopo anni nei quali il progetto era rimasto fermo», commenta l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta.

I prossimi passi definiranno le procedure tecniche mancanti e sigleranno gli accordi di programma con il Ministero della Salute ed il Ministero dell’Economia con l’Azienda ospedaliera universitaria ed il Comune di Novara.

«L’impegno della Giunta regionale per il progetto della Città della Salute viene riconosciuto dal Ministero – aggiunge l’assessore regionale Augusto Ferrari – Un progetto fondamentale per lo sviluppo del territorio novarese e per tutto il Piemonte Orientale».

Parla di “consonanza politica” il sindaco di Novara, Andrea Ballarè: «E’ il risultato di un intenso lavoro e di una condizione politica precisa: il rapporto tra la nostra amministrazione, la nuova giunta Regionale guidata da Sergio Chiamparino con il novarese Augusto Ferrari, e i rappresentanti novaresi in parlamento e nel Governo di Matteo Renzi, a cominciare dal sottosegretario Franca Biondelli».

«Il nuovo ospedale – dichiara la senatrice Elena Ferrara – rappresenta un punto di riferimento per il servizio sanitario regionale ma anche per la ricerca e lo sviluppo del polo universitario novarese. Proprio l’Ateneo trova in questo percorso l’opportunità di ribadire il proprio rapporto sinergico con il territorio e confermare la sua costante crescita in questi ultimi anni in termini di ricerca e opportunità per gli studenti».

Prioritario, a questo punto, come conclude il consigliere regionale novarese, Domenico Rossi, chiarire «quale debba essere il riutilizzo dell’attuale sede dell’ospedale Maggiore: un percorso che dovrà essere partecipativo e aperto a tutte le componenti della città, per definire il futuro di un’area collocata nel cuore di Novara».