I tempi slittano e nessuno capisce più a che punto siamo con la Città della Salute. Il consigliere regionale di Forza Italia, Diego Sozzani, che fin dal 2004 (anno in cui era assessore all’Urbanistica in Comune a Novara), sta seguendo la questione, ancora una volta si chiede: “Mas e i soldi davvero ci sono, perchè non iniziamo questa avventura? Perchè si continuano a dilazionare i termini? Ad annunciare l’inizio dei lavori per poi farli slittare di qualche mese, o anno?”. Secondo il consigliere Sozzani, “il Nuovo codice degli appalti, diversamente da quanto affermato da qualche amministratore, non modifica la procedura, la quale, comunque, va decisa. Un anno fa avevo proposto con un ordine del giorno, di utilizzare lo strumento del project financing, l’assessore Saitta lo bocciò. Poi, nelle ultime comunicazioni che arrivano da corso Regina Margherita, sento dire che Saitta e i suoi collaboratori sono stati a Roma per rivedere la parte economica alla luce del fatto che il Nuovo codice degli appalti modificherebbe le regole del project financing. Ma il project non era stato bocciato?”.
Insomma, si dice tutto e il contrario di tutto: allo stato dei fatti, è certo che servono 330 milioni di euro per realizzare la Città della Salute di Novara. 120 dovrebbero essere del Ministero, 100 provengono dalla alienaizone delle cascine di proprietà del Maggiore e 6 dalla Regione. Il resto potrebbe spettare ad un eventuale project.
“Una gara di questo tenore – spiega Sozzani – non la vincerebbe certo una singola impresa di costruzione, ma un’Ati che congemplerebbe societòà di rilievo nel mondo della sanità, della finanza, dell’economia, fondi immobiliari, perfettamente in grado di sostenere costi e operazioni importanti come quella del nuovo ospedale di Novara”.
Sozzani si dichiara “preoccupato: un anno fa, Saitta diceva che ci sarebbe stato l’avvio dell’iter. Adesso annuncia che tra un mese verrà a dirci qual è in realtà l’iter. Ma nel frattempo, cosa è stato fatto? Certo che qualcuno si prenderà il merito di questa rande opera, ma on dimentichiamo che sono passai 12 anni dal momento in cui abbiamo individuato l’area in cui costruirla. Smettiamo di prendere in giro i cittadini. Andiamo avanti….”.