Città della Salute, tutti per la firma del Ministro. Nastri (Fdi) preannuncia un’interrogazione; Rossi (Pd): “subito la legge per sbloccare i fondi”; Ordine dei medici: “Nuovo ospedale senza se e ma”
Città della Salute: la reazione del mondo politico novarese e non solo dopo la giunta regionale a Novara, è stata immediata.
“E’ evidente che i cittadini novaresi e non solo stanno pagando il pregiudizio ideologico del Movimento5Stelle – commenta il senatore Gaetano Nastri (FdI) – Chiederò conto di questo al nuovo ministro Roberto Speranza, che a sua volta dovrà avere spiegazioni dallo staff ministeriale. Bene ha fatto il sindaco Canelli a sottolineare come occorre fare presto. E per far presto non c’è altra strada che concludere con l’ultima firma un procedimento che ormai ha quasi vent’anni”.
“Non lasciamo alibi al Ministero – dice il consigliere regionale Domenico Rossi (Pd) – Si voti subito la legge richiesta da Roma per sbloccare i fondi per la Citta della Salute e della scienza di Novara. La Giunta presenti il disegno di legge al più presto: noi siamo disposti a sostenerlo con forza. Occorre insistere contando sulla coesione di tutti i soggetti coinvolti sul percorso tracciato. In quest’ottica mi sono già attivato con il capogruppo di LEU alla Camera per aprire un dialogo diretto con il Ministro Speranza”. E tra le voci del mondo politico anche quella dell’Ordine dei Medici.
“Non interessano le modalità di costruzione, se un partenariato pubblico-privato o altro – commenta il presidente Federico D’Andrea – : interessa che, dopo vent’anni che se ne parla finalmente si arrivi alla stretta finale. Tuttavia se per sbloccare i finanziamenti statali e quindi avviare l’iter la costruzione manca solo una firma del ministero della salute, dopo che il progetto è stato approvato più volte dal Nucleo di valutazione, allora è evidente che la strada da perseguire è questa e solo questa. Qualsiasi altra ipotesi significherebbe un ritardo di anni se non addirittura lo stop definitivo”.