Da febbraio a luglio 2015, hanno clonato ben 107 carte di credito American Express. L’operazione della Polizia Postale si è conclusa con l’arresto di un nigeriano che è stato trovato in possesso di numerosissime carte di credito risultate poi clonate. Lo stesso è stato denunciato a piede libero; quattro complici deferiti all’autorità giudiziaria.
Le carte di credito clonate sono state usate per acquistare materiale informatico, carburante, profumi in numerosi centri commerciali del Piemonte, per un danno economico di 11 mila euro, 35 mila per transazioni bloccate in itinere e non andate a buon fine.
Dopo le segnalazioni delle vittime e l’avvio delle indagini, il modus operandi individuato nel territorio novarese è risultato simile a quello adotatto in altre province del Piemonte. Dopo una serie di appostamenti, gli agenti della Polizia Postale si sono resi conto che alcuni soggetti individuati facevano acquisti non giustificati e avevano un tenore di vita al di sopra delle proprie possibilità. La sinergia e la collaborazione tra Postale e mondo bancario, con il supporto dei referenti locali, hanno dato la possibilità agli inquirenti di individuare un sistema che le indagini hanno approfondito. Un grande supporto è stato dato da una banca dati esistente di tutte le operazioni sospette a disposizione della Polizia. Grazie anche alle telecamere dei circuiti di videosorveglianza degli esercizi commerciali è stato possibile ricostruire l’identità non solo del capofila delle operazioni malavitose, ma anche dei suoi complici.
E le perquisizioni effettuate a Novara e nei dintorni hanno confermato i dubbi.
L’operazione si inserisce nella più ampia attività di tutela del mondo della home banking, del phishing e dei pagamenti con carte di credito condotta dalla Polizia Postale: l’operazione “Triangle” si è conclusa con l’emissione di 62 misure di custodia cautelare, molte nel Novarese, dove gli agenti hanno fortemente contrastato le operazioni della criminalità informatica.