Eccoci alla prima puntata della nostra rubrica “Cognomi novaresi”; cominciamo con il più diffuso, ovvero Rossi ed i suoi derivati: Russo, Rosso, Rossini, Rossetti…
Il cognome ROSSI è il più diffuso in Italia ed anche nella città di Novara. Esso deriva dal nome Rosso, derivato da un originario soprannome formato in relazione al colore dei capelli o della barba. Il nome è documentato già nel latino di età imperiale in varie forme ed è frequente, anche in vari alterati e derivati, già nel Medio Evo. Da varianti regionali, come Russo o Russè, hanno preso origine diversi altri cognomi e in particolare RUSSO, che pure si colloca tra i cognomi in assoluto più diffusi in Italia. In linea generale si potrebbe dire che Rossi è la versione centro-settentrionale, mentre Russo è quella meridionale ed insulare. In alcuni casi possono esservi stati incroci tra i cognomi originati da Rosso e quelli originati da Rosa ed inoltre alcune forme derivate, come ad esempio Rossini, possono anche venire da nomi di località, come Rossino, nel comune di Calolziocorte (Bergamo).
In Italia il cognome ROSSI conta oltre 64.000 presenze sugli elenchi telefonici (dato rilevato quando gli elenchi erano completi) e costituisce, come detto, il cognome con la maggior frequenza in assoluto. Lo troviamo distribuito un po’ ovunque, soprattutto al Nord dove risulta il cognome più diffuso in moltissime città, Novara compresa. La provincia di Milano, da sola, ne conta oltre cinquemila, di cui più di 2.300 nella città di Milano. Nella storia novarese troviamo un Vescovo nel 1464, Bernardo de’ Rossi.
Cifre da record anche per il cognome RUSSO: sono oltre 45.000 gli abbonati al telefono, distribuiti soprattutto al Sud, con frequenze altissime in molti centri, a cominciare dalla provincia di Napoli, dove se ne concentrano circa 9.500, di cui 3.300 nella sola città capoluogo. Altissime le frequenze anche nelle città di Catania (quasi ottocento) e Foggia (circa cinquecento).
I ROSSINI sono oltre circa 5.300, distribuiti un po’ in tutto il Centro Nord, con maggiori frequenze in Lombardia, nelle Marche (Pesaro e Ancona) e nel Lazio. Un personaggio storico importante per Novara fu Aldo Rossini, avvocato, senatore e poi presidente della Banca Popolare nel 1934, ma fu anche presidente dell’Ospedale Maggiore, del Convitto Carlo Alberto, del Collegio Caccia, dell’Ente Risi. Di sua proprietà era il “Palazzo Rossini”, situato di fronte all’Ospedale Maggiore: qui fu posta la sede del comando militare locale delle SS durante la seconda guerra mondiale e qui avvenne la loro resa, il 26 aprile 1945.
Pochissimi i ROSSARI: meno di un centinaio, concentrati nelle province di Novara, Verbania e Milano. Nella nostra provincia il cognome è più diffuso a Vaprio d’Agogna.
Numerosi invece i ROSSETTI: ne contiamo oltre 8.500 sugli elenchi telefonici, un terzo dei quali risiede in Lombardia, soprattutto nella provincia di Milano. Il cognome è poi presente in diverse zone, specie nel Centro Nord.
Oltre cinquemila sono i ROSSO, per il 56% piemontesi (escluse le province di Novara e Verbania) e presenti anche con buone frequenze nelle province di Padova e Venezia, nonché in Liguria, esclusa La Spezia.
I LO RUSSO (scritto con separazione dell’articolo) sono circa ottocento e sono sparsi un po’ in tutto il Sud del Paese.
I LORUSSO (in unica parola) sono oltre 4.500 e di essi il 65% risiede in Puglia, esclusa la provincia di Lecce. Il cognome è molto frequente in tutta la provincia di Bari, con densità molto alte in diversi centri, tra cui la stessa città di Bari (dove se ne contano oltre settecento) e i comuni di Altamura (oltre cinquecento), Conversano e Gravina di Puglia.
Paolo Lastrico