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Coldiretti Novara-Vco a Roma per blitz contro l’invasione dei cinghiali

Coldiretti Novara-Vco a Roma per blitz contro l’invasione dei cinghiali. In Piemonte circa 1200 incidenti all’anno causati da animali selvatici. “A rischio la sicurezza dei cittadini e il patrimonio agroalimentare”

Anche Coldiretti Novara-Vco a Roma, in piazza Montecitorio, per manifestare contro l’invasione dei cinghiali e degli animali selvatici: in Italia si verificano 10mila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici con 13 morti nei primi nove mesi del 2019 contro gli undici registrati in tutto l’anno precedente.

E’ quanto emerge da una stima di Coldiretti su dati Regioni e Osservatorio Asaps,  realizzata in occasione del “blitz” contro l’invasione dei cinghiali e degli animali selvatici che ha portato davanti a Montecitorio migliaia di agricoltori, allevatori, cittadini, esponenti istituzionali, sindaci e ambientalisti, cui ha preso parte anche Coldiretti Novara – Vco con la presidente Sara Baudo, il direttore Francesca Toscani, insieme al presidente piemontese Roberto Moncalvo e al delegato confederale Bruno Rivarossa.Al fianco degli agricoltori si sono schierati esponenti delle istituzioni, sindaci con i gonfaloni e i rappresentanti dei sindacati, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, dell’ambientalismo e delle associazioni dei consumatori come Symbola, Terranostra, Federparchi, Federconsumatori, Codacons, Adusbef, Centro Consumatori Italia, Apab e Legambiente, che ha condiviso le preoccupazioni alla base dell’iniziativa. In Piemonte negli ultimi 6 anni si sono registrati 7mila incidenti causati dalla fauna selvatica ma, secondo le stime, sembrerebbero destinati ad aumentare.

“Occorre, innanzitutto, semplificare la normativa attuale responsabilizzando gli enti locali ad effettuare interventi per il contenimento del numero dei cinghiali che abbiano anche un impatto positivo sull’ambiente – commenta Sara Baudo, presidente Coldiretti Novara Vco – L’eccessiva presenza dei selvatici rappresenta un rischio anche per il nostro agroalimentare visto che proprio nei piccoli comuni sotto i 5mila abitanti si concentra il 92% delle produzioni tipiche nazionali e mette in seria difficoltà l’attività delle imprese”.  “La provincia di Novara – aggiunge – è poi particolarmente in ritardo nella realizzazione dei piani di contenimento che come Coldiretti stiamo richiedendo da mesi”.