Usa il collare elettrico per addestrare il cane da caccia, che si allontana e quando viene ritrovato il proprietario finisce nei guai. Al centro della vicenda, finita sotto la lente dei carabinieri della forestale di Novara, un esemplare di segugio italiano (simile a quello in foto), che ora si trova sotto osservazione al canile sanitario di via del Gazurlo.
Nei giorni scorsi il cane era stato avvistato mentre vagabondava nei dintorni di Vicolungo. La polizia municipale del Comune della Bassa era riuscita a recuperarlo e aveva fatto intervenire i veterinari dell’Asl, che avevano subito notato la presenza del collare. Il dispositivo elettronico è stato immediatamente rimosso e messo sotto sequestro, così come il cane. Il padrone dell’animale, inoltre, è stato identificato e denunciato.
L’uomo, residente in provincia, deve rispondere del reato di aver tenuto il cane in condizioni non compatibili con la propria natura. “Il cane – spiegano i forestali – sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti allo scopo di verificare se, l’uso del collare elettrico, ne abbia alterato le condizioni psichiche ed abbia prodotto patimenti gravi all’animale”.
“L’uso del collare elettrico per l’addestramento di cani da caccia – sottolineano gli inquirenti – è pratica non consentita dalla legge. Infatti, la giurisprudenza, in maniera ormai consolidata, considera il fatto come incompatibile con le caratteristiche etologiche dell’animale e produttive di sofferenze. In caso di condanna, il proprietario dell’animale rischia la sanzione dell’arresto sino ad un anno o dell’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.