Colpo alla BpN di Galliate: quattro patteggiamenti e un rinvio a giudizio. La rapina, la mattina del 27 settembre di due anni fa, fruttò un bottino di 65mila euro
Quattro patteggiamenti, tre a 1 anno e sei mesi, uno a 2 anni e sei mesi e un rinvio a giudizio. Si è chiusa così, nel primo pomeriggio di oggi, l’udienza preliminare davanti al gup del tribunale di Novara per le cinque persone arrestate in varie tranche dai carabinieri con l’accusa di aver partecipato, con vari e differenti ruoli (dal palo a colui che aveva procurato il furgone, da chi aveva offerto la base logistica ai rapinatori in trasferta, a chi era stato reputato il referente “sul posto” , per finire con uno degli autori materiali della rapina; gli altri due che entrarono in banca non sono stati identificati) al colpo messo a segno alla filiale di Galliate della Banca Popolare di Novara la mattina del 27 settembre del 2016. Il colpo, che fu messo a segno pochi minuti prima delle 8 della mattina, aveva fruttato un bottino di 65mila euro. I malviventi erano entrati passando attraverso un foro scavato all’interno dei sotterranei. In tre, incappucciati, avevano legato e immobilizzato l’impiegato che stava aprendo il caveau. Le indagini furono avviate nell’immediatezza ma solo un paio di mesi dopo il colpo era stato arrestato a Garbagnate il “palo”; poi nel gennaio del 2017, a Monza, era stato fermato il “basista”, quindi l’autore materiale del colpo e da ultimi gli altri due, tra cui colui che investigatori ed inquirenti reputano essere il referente del gruppo sul posto. Dei cinque, solo quest’ultimo, non ha scelto riti alternativi ed è stato rinviato a giudizio; udienza a ottobre.