Che si possa già parlare di un matrimonio consumato è forse presto per dirlo. Certo è che quella che si è svolta ieri sera nella sede novarese di Forza Italia è molto più di una prova di dialogo, in vista delle prossime amministrative del 2016, che vedranno il rinnovo del consiglio comunale del capoluogo gaudenziano.
Nel centrodestra da tempo dilaniato da troppe divisioni (sovente motivate più da questioni personali che politiche) messo sotto scacco dal decisionismo leghista che ha da qualche giorno ufficializzato una candidatura autonoma, l’imperativo categorico era “reagire”.
E così è stato, con una mossa a sorpresa che, nella sua semplicità, potrebbe avere un effetto dirompente…
Per carità, nessuna rivoluzione o barricata – nella paciosa Novara son cose che non si fanno. Molto più banalmente si è trattato di un incontro con tutti gli esponenti locali dell’area “No Ballarè”, da Forza Italia a Fratelli d’Italia, all’Ncd, liste civiche comprese.
Una riunione (Lega esclusa, ormai racchiusa nel suo fortino a condurre una battaglia in solitaria) per confrontarsi e discutere su come affrontare la prossima tornata amministrativa: semplice a dirsi, un po’ meno a farsi, viste le ruggini del passato.
“Un incontro – spiegano i presenti – che nasce dalla necessità di costruire un programma di città in vista delle prossime elezioni amministrative; un dibattito che non parta dai nomi ma dai progetti, con l’obiettivo di riunificare il centro destra”.
Tutti presenti insomma, tranne, dicevamo, la Lega “irrigidita nella sua posizione di chiusura rispetto ad altri candidati alla poltrona di sindaco che non siano espressione del Carroccio”.
Primo tema all’ordine del giorno dunque niente candidati, ma programmi e strategie.
Anche perché, fanno notare alcuni partecipanti, “se vogliamo riconquistare i moderati, che sono la stragrande maggioranza degli elettori novaresi, dobbiamo offrire loro proposte alternative e non spaccarci sull’indicazione di questo o quel nome. I candidati arriveranno come naturale conseguenza di un processo di confronto con la città”.
Secondo tema condiviso: no alle imposizioni leghiste.
“Non foss’altro per la ragione che dopo 15 anni di candidati della Lega – si legge nella nota stampa – può essere giunto il momento di dare chance ad altri, e perché nessuno ha dimenticato come l’aver ceduto il comune al centro-sinistra sia innegabilmente il frutto di una spaccatura, ben lungi dall’essere sanata, interna alla Lega”.
Terza questione: se di futura coalizione si potrà parlare, tutti i partecipanti avranno pari dignità, comprese le liste civiche che si sono recentemente create in città, ritenute evidentemente importanti anche per recuperare quell’elettorato stanco e deluso che si è da tempo disaffezionato ai partiti…
“Dalla riunione di ieri – si legge – emerge chiaro un nuovo percorso: se è vero che su alcune posizioni vi è ancora qualche distanza, è altrettanto vero che su altre vi è già piena condivisione. Si partirà da qui, con una una serie di incontri volti a definire i punti principali sui quali sviluppare un programma e sui quali coordinare sia l’azione amministrativa in seno al Consiglio Comunale, sia quella civica di dialogo diretto con i cittadini.
Insomma un forte balzo in avanti rispetto al nulla litigioso di qualche settimana fa… Se e quanto questo percorso sarà utile a trovare un’intesa globale è certamente presto per dirlo; ma la strada è tracciata. Non un matrimonio, non ancora, ma almeno un fidanzamento ufficiale, questo sì!