Riassunto delle puntate precedenti:
mentre a Novara il centrosinistra che sostiene il sindaco in carica Andrea Ballarè lavora alla proposizione di una compagine in chiave elettorale che con tutta probabilità dovrà fare a meno dell’apporto di Sel – i vendoliani hanno da tempo rotto i ponti con l’attuale giunta e si limitano ad un appoggio esterno-critico (ma non sempre) in consiglio comunale – dalle parti del centrodestra i movimenti estivi fanno registrare una situazione ai limiti dello sconfortante.
Ci ha provato per prima la Lega (una parte di essa almeno) a lanciare nell’agone una candidatura, quella di Alessandro Canelli, sostenuta più o meno sottotraccia dall’ex sindaco Massimo Giordano e che ha trovato l’inaspettato appoggio nell’arci-nemico Roberto Cota (nessuna pace sotto l’ombrellone, però, ma grandi manovre pre congressuali sostengono i bene informati). Un’uscita probabilmente prematura ed intempestiva che ha infatti sortito l’effetto di una levata di scudi da parte degli ex alleati di governo nella versione Forza Italia e Fratelli d’Italia e che ha fatto storcere il naso a non pochi dentro lo stesso Carroccio, soprattutto fedelissimi dell’ex Governatore piemontese.
A smuovere ancora le acque ci hanno poi pensato Bona e Sozzani (rispettivamente segretario provinciale della Lega e coordinatore di FI), non più tardi di qualche giorno fa, con un comunicato vergato a due mani, zeppo di buone intenzioni improntate al dialogo ed al confronto, ma il cui titolo “Il passato non torni” faceva presagire un fermo stop alla candidatura di Canelli.
Stop a quanto pare ribadito ieri dallo stesso Sozzani nel corso di un agitato direttivo. Peccato però che il resto del comunicato, che intendeva mettere un freno alla “fantapolitica” ed ai “gossip” sui nomi dei papabili sia stato clamorosamente smentito dalla conferma che sì, anche Forza Italia intende esprimere un candidato ovvero Anna Maria Mellone (coordinatrice cittadina) che “ha dato la propria disponibilità”. Un annuncio che pare abbia fatto andare giù dalla sedia più di un intervenuto, anche qui, non tanto per il nome della prescelta quanto per la modalità: il solito annuncio a sorpresa. Et voilà! “Ma come? Non doveva esserci il confronto? E con chi si è confrontato Sozzani?” dice perplesso uno dei partecipanti alla serata.
Tanto più che della “scelta” non sarebbe stato informato nemmeno lo stesso capogruppo in consiglio comunale Gerry Murante, la cui reazione sembra abbia movimentato la serata.
Insomma la sindrome da coniglio dal cilindro che continua a colpire i partiti del centrodestra novarese pare proprio non avere fine. Di programmi, progetti e prospettive nemmeno l’ombra, ma confusione tanta… Il che sta creando non pochi mal di pancia anche fra chi, fino a ieri, non avrebbe mai espresso pubblicamente una posizione critica.
Ci prova il consigliere comunale di Forza Italia Antonio Pedrazzoli a fare due conti: “Paracchini (lista civica) 2% nessun eletto, De Grandis (lista civica) 2%nessun eletto, Canelli (Lega) forbice tra 12 e 16%, Mellone (Fi) forbice tra 7 e 13%, Ballarè (Pd) forbice tra 27 e 32%, M5S sopra il 20%”.
“Con questi ballottaggio andrebbero Pd e M5 Stelle” gli fa eco Giacomo Fadda, oggi nume tutelare dell’Ncd.
Grillini che, come è scontato, tacciono, stando comodamente “seduti a mangiare popcorn”. Loro sanno infatti che il centrodestra così chiuso, litigioso, limitato e limitante, difficilmente avrà la possibilità di vincere. Al contrario potrebbe essere bravissimo a perdere (come ha già ampiamente dimostrato di saper fare!)…
Continua…