Il sistema si chiama Alert System e permette di registrare e inviare messaggi vocali e fax a tutte le utenze di telefonia fissa e mobile del territorio comunale. Diversi comuni già lo utilizzano.
Anche Novara decide di aderire alla proposta della società Comunica Italia srl di Roma e di acquistare il servizio. 10 mila euro la spesa.
E dopo Facebook, Twitter, newsletter, servizi vari in rete e non solo, Ballarè ritiene necessario amplificare la propria voce e farla sentire direttamente ai suoi concittadini nel momento in cui risponderanno al telefono, proprio con Alert System.
Chiaro che un sistema di questo genere può e deve essere utilizzato in caso di comunicazioni urgenti che possano risultare utili ai cittadini: una strada interrotta a causa di un’alluvione, informazioni di protezione civile ecc. Nulla di più, anche se in delibera si lascia una “porta aperta” che desta qualche sospetto, quando si dice che “l’utilizzo di tale sistema in via sperimentale consente all’Amministrazione comunale di valutare per quali altri settori, oltre a quello della protezione civile, può essere utilizzato per diffondere in modo semplice ed efficace informazioni di pubblico interesse“. Come dire: oltre alle questioni legate alla sicurezza del territorio, chissà mai che esca qualche altra possibilità. Considerato che il sistema è in grado di effettuare migliaia di chiamate simultaneamente verso gli utenti presenti nelle liste predisposte ed è attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, quello di Alert System potrebbe rivelarsi uno strumento di comunicazione piuttosto importante in più circostanze.
Dell’iniziativa, trattandosi di comunicazione, sarà responsabile l’addetto stampa del Comune.
Qualcuno, nel frattempo, ha già però sollevato qualche dubbio, innanzitutto sulla funzionalità del sistema: “Bene per la parte sulla protezione civile – dice Luca Zacchero, M5S – tuttavia se si utilizza il sistema di sms per qualunque tipo di messaggio purché di pubblico interesse succederà che dopo qualche messaggio l’utente si stancherà e magari deciderà di non ascoltare o leggere altri messaggi anche più importanti. In ultima analisi, chi definisce che cosa è di pubblico interesse e cosa no? Il responsabile del servizio , ossia l’addetto stampa del Sindaco? Il Magistrato a posteriori? Non sarebbe più facile usare lo strumento per il suo scopo e basta? Se sì, che bisogno c’era di lasciare quella porta aperta in delibera?”.
Giovedì, quando sarà presentato ufficialmente il servizio, arriveranno le risposte richieste.