“La Regione Piemonte si conferma pioniera della semplificazione amministrativa con la diffusione dei moduli unificati per le pratiche edilizie. Grazie al sistema telematico Mude Piemonte, un portale regionale già attivo da due anni, sarà da oggi possibile, per Comuni e professionisti, scaricare in formato digitale i nuovi modelli adeguati alla normativa nazionale e approvati in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni e Autonomie locali”.
È quanto ha affermato l’assessore all’Urbanistica della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, in merito alla delibera, approvata dalla Giunta, che adegua la modulistica regionale ai modelli semplificati nazionali, tenendo conto della specifica legislazione regionale piemontese in virtù di quanto disposto, in tema di materie concorrenti, dall’articolo 117 della Costituzione.
Il Sistema Mude Piemonte, modello unico digitale per l’edilizia, è stato ad oggi adottato da 180 comuni piemontesi, di cui 70 hanno già previsto l’attivazione on line, arrivando a promuovere ben 75mila pratiche da parte di 9mila professionisti. I moduli disponibili sul portale sono la Cil, Comunicazione di inizio lavori, la Dia, Dichiarazione di inizio attività, la Scia, Segnalazione di certificazione di inizio attività, e il Permesso di costruire.
Il funzionamento della piattaforma è molto semplice. Qualsiasi professionista, attraverso il portale, può inviare on line le pratiche relative ai Comuni che hanno aderito al servizio. Da oggi i modelli scaricabili saranno univoci rispetto a quelli adottati a livello nazionale, con i dovuti adeguamenti in funzione di quanto previsto dalla specifica normativa regionale.
“È un passo importante che tante altre regioni ci invidiano – ha commentato Valmaggia – La Regione Piemonte prima di altre aveva sviluppato un sistema innovativo, utile ad agevolare i cittadini in un’ottica di semplificazione e di sburocratizzazione. Il modello piemontese è stato utilizzato per la prima volta in occasione della gestione delle pratiche del post-sisma in Emilia Romagna, al fine di una buona collaborazione fra Regioni. Sapere che a livello nazionale si è preso spunto dal nostro sistema, al fine di creare nuovi modelli a cui tutte le Regioni si devono adeguare, ci riempie d’orgoglio”.