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Novara

Condannato per smaltimento illecito dei rifiuti, viola i sigilli

A.G. Cittadino italiano residente nel Vercellese, già condannato per illecita gestione di rifiuti, con l’obbligo di ripristinare lo stato originale dei luoghi, è ora accusato di aver fatto “sparire” illecitamente il materiale sotto sequestro in un capannone di Recetto.

Nel maggio dell’anno scorso, durante un controllo su un capannone a Recetto, i militari dei Carabinieri Forestale di Borgolavezzaro, avevano ritrovato un’ingente quantitativo di rifiuti, prevalentemente provenienti da demolizione di veicoli. I rifiuti rinvenuti, unitamente al capannone, erano stati oggetto di sequestro, poi convalidato dall’autorità giudiziaria. Per questi fatti, A.G. cittadino italiano residente nel vercellese, era stato indagato e condannato penalmente. Insieme alla condanna ed al pagamento di un’ammenda pari ad 11 mila euro, al responsabile, veniva contestato anche il reato di illecita gestione di rifiuti e quindi, all’obbligo di ripristinare lo stato originale dei luoghi, oltre allo smaltimento legale dei rifiuti.

Da alcuni controlli effettuati la scorsa settimana però, i militari della Stazione di Borgolavezzaro e Carpignano Sesia, hanno scoperto che nel suddetto capannone a Recetto, la quasi totalità del materiale oggetto di sequestro, risulta come svanita.

Sentito l’indagato e verificato come non fosse in in grado di presentare documentazione alcuna dello smaltimento regolare dei rifiuti, lasciando altresì presumere un loro smaltimento illecito; il vercellese A.G., oltre al reato d’illecito smaltimento rifiuti, ha subito anche la contestazione del reato di violazione dei sigilli e della dispersione di beni sottoposti a sequestro penale.