Confiscati beni per sette milioni ai Di Giovanni. Lo scorso 2 luglio il collegio per l’applicazione delle misure di prevenzione del tribunale di Novara ha ordinato il sequestro e la confisca; nei giorni scorsi la squadra mobile ha eseguito il provvedimento
La Squadra Mobile di Novara, su ordine del Tribunale di Novara ha dato corso alla fase conclusiva di una vasta operazione di polizia che ha visto, per diversi anni, dal 2014 ad oggi, come obiettivo la famiglia Di Giovanni. “Nella giornata del 2 luglio 2018, al termine di una fase procedurale durata due anni e mezzo – si legge in una nota diramata dalla Questura – il Tribunale di Novara ha applicato a Giuseppe Di Giovanni, classe ’62 (attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Vercelli) e a Giuseppe Di Giovanni, classe ‘76, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata, rispettivamente, di 3 e 2 anni”.
“Il Tribunale di Novara ha ordinato, inoltre – prosegue la nota – il sequestro di 16 veicoli tra motrici e semirimorchi, altre tre unità immobiliari, un appartamento, un garage, ed un locale commerciale, nel comune di Prato Sesia. Infine, a completamento di quanto già disposto nel dicembre 2015, il Tribunale di Novara ha ordinato la confisca di quanto precedentemente sequestrato e, precisamente, di 25 unità immobiliari, tra abitazioni ad uso civile, garage, magazzini e terreni; 43 prodotti bancari; l’intero compendio di 7 società; 1 quota partecipativa in altra società; 130 veicoli, tra i quali una Ferrari Modena 360”.
“Lo scorso 4 luglio, la squadra Mobile ha dato esecuzione ai provvedimenti di sequestro e confisca, per un valore stimato di circa 7 milioni di euro”.