Buongiorno
Novara

Il consiglio “lampo” approva il bilancio. Battibecco Canelli-Andretta. Macarro: “Preoccupazione per i residui”

Un consiglio comunale “lampo”, durato la sola mattinata, ha approvato ieri il “conto consuntivo”, ovvero l’ultimo della transizione fra l’amministrazione Ballarè (che ha governato sino al giugno 2016) e quella di Canelli, subentrata con il ribaltone del 2016. Una seduta che, ad onor del vero, non entrerà fra quelle particolarmente significative che si sono svolte a Palazzo Cabrino, caratterizzata da un dibattito scarno e senza spunti di rilievo. Oggettivo l’imbarazzo da ambo le parti a commentare numeri che sono il risultato di una “continuità” amministrativa che è nei fatti. Ma mentre la maggioranza ha difeso l’impostazione del documento, sottolineando comunque elementi di novità nei progetti futuri, la minoranza, in particolare quella che fa capo al centrodestra, ha espresso forti preoccupazioni per “l’assenza di un cambio di passo, auspicabile ad ormai un anno di mandato amministrativo”.

E’ stato soprattutto il consigliere di Forza Italia Michele Contartese a farsi portavoce di questa linea “Il mio partito ha appoggiato al secondo turno Canelli – ha detto – nella convinzione si trattasse di una proposta migliore rispetto a quella dei cinque anni precedenti. Abbiamo aspettato fiduciosi qualche segnale di cambiamento, ma debbo dire che non abbiamo visto nulla di significativo e questo consuntivo ne è la prova. Peraltro non abbiamo visto nulla di nuovo nemmeno sui grandi temi che riguardano la città: nuovo ospedale, Musa, Sant’Agabio, sicurezza… Addirittura abbiamo sentito  ancora parlare di un’area industriale ad Agognate!”.

A fare da contro canto Valter Mattiuz di Forza Novara “Mi spiace che non vi sia la percezione di questo cambiamento, che è nei fatti – ha detto – forse avremmo potuto fare meglio ma la questione è che ci siamo trovati a dover affrontare una serie di problemi, eredità della passata amministrazione, che dovevano essere risolti con urgenza. Nel frattempo abbiamo lavorato ad un’idea di città che crediamo già dal prossimo bilancio di poter rendere ben visibile. Mi riferisco, ad esempio, alla questione legata all’utilizzo del vecchio ospedale, che si trova nel cuore della città e che è un tema fondamentale per il futuro di Novara. Intanto però va dato atto che anche qui i segnali sono visibili: l’indebitamento è stato ridotto e questo credo sia già un elemento importante”.

Argomentazioni che non hanno convinto il consigliere di “Io Novara” Daniele Andretta “Ci sono alcuni elementi che destano preoccupazione: ad esempio il Comune di Novara continua ad essere un pessimo incassatore! Tanto per fare un esempio il 72 per cento delle violazioni al codice della strada non vengono pagate. Se calcoliamo il totale delle somme di cui la municipalità dovrebbe disporre fra sanzioni, affitti e concessioni – togliendo quelle relative al 2016 che potrebbero ancora essere incassate – ci accorgiamo che manca all’appello un milione di euro!”.

Ma le valutazioni più rilevanti sono state quelle politiche “A noi sembra che l’amministrazione Canelli e quella Ballarè siano due facce della stessa medaglia. E’ ben vero che questo bilancio prende in considerazione sei mesi del vostro mandato ma, di fatto, siete arrivati all’anno di governo. In quale settore avete dato segnali di discontinuità, in riferimento ai grandi temi di Novara? Nessuna idea per il lavoro e l’occupazione, nessun miglioramento in tema di sicurezza e degrado urbano, nessun provvedimento significativo contro il Musa… Non siete nemmeno riusciti a mettere in atto il baratto amministrativo che pure era stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale…”.

Sollecitazioni alle quali il primo cittadino ha risposto nella sua lunga replica, trasformando il consiglio in un dibattito a due con il suo antagonista all’opposizione “Vi sono cose che lei ignora Andretta e sulle quali stiamo lavorando. C’è un confronto serrato con la città che sta apprezzando le nostre proposte. Un progetto di sviluppo strategico che per ora abbiamo condiviso con la maggioranza e che poi porteremo qui in consiglio. Prima dovevamo occuparci delle molte emergenze che ci sono state lasciate in eredità; ma abbiamo lavorato anche su un altro binario. Le faccio qualche esempio: vogliamo dotare la città di bus elettrici, abbiamo tre importanti progetti culturali con la Fondazione Cariplo e San Paolo, interverremo su strade e marciapiedi investendo due milioni e settecentomila euro, stiamo lavorando con il Cim ad un progetto per la difesa delle sponde del Terdoppio, abbiamo lavorato con la polizia locale riqualificando il personale… Sul lavoro lei non ha nemmeno idea di quel che stiamo facendo e di quanto ci stiamo impegnando: recupereremo le aree dismesse e daremo nuove opportunità a chi vuole investire qui. Lei mistifica la realtà!”. Un atteggiamento decisamente duro che ha inasprito i toni e che ha richiesto l’intervento del presidente del consiglio Gerardo Murante, che ha richiamato la necessità di mantenere il dibattito nell’alveo degli argomenti all’ordine del giorno.

“Voi dite di aver ridotto l’indebitamento – ha sottolineato Cristina Macarro del M5S – ma l’avete fatto anche perchè nel passaggio fra l’una e l’altra gounta c’è stata la vendita di Pharma, un fatto certamente eccezionale! L’importo dei residui, ovvero i crediti che il comune deve incassare è davvero elevato e ci preoccupa. E’ assolutamente necessario introdurre dei correttivi, altrimenti i rischi sono davvero elevati. Comunque non vediamo grossi scostamenti tra le due amministrazioni e questo bilancio ne è la prova”.

“Il periodo che viene definito in politica “luna di miele” con oggi è terminato – ha rimarcato Sara Paladini del Pd –  perchè con questo bilancio gli effetti residuali della nostra amministrazione vengono meno. Mi preoccupano invece le vostre scelte, che già abbiamo evidenziato: le differenze ci sono eccome! Un esempio? L’aumento vertiginoso dei costi degli spazi pubblici dati in affitto alle associazioni che svolgono attività no profit: si tratta di un problema grave che mette a repentaglio l’attività di queste realtà, fondamentali per il sistema sociale novarese”.

Un tema sul quale l’assessore al bilancio Silvana Moscatelli ha tenuto il punto “Gli spazi pubblici sono di proprietà della collettività: chi usa un bene di proprietà pubblica deve pagare un costo perchè di fatto lo sottrae alla pubblica utilità. Sulla questione dei residui attivi invece abbiamo la necessità di migliorare il servizio, perchè oggi gli uffici hanno potenzialità limitate. Ovviamente occorre fare di più, fermo restando che chi non paga, potendo farlo, svantaggia prima di tutto se stesso e tutta la collettività”.

Viste le posizioni l’esito della votazione sul bilancio è stato quello che era prevedibile: favorevole la maggioranza, astenuti tutti gli altri!