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Novara

Il Consiglio di Stato sospende l’ordinanza contro le slot machine

Il Consiglio di Stato impone la sospensiva dell’ordinanza comunale vigente nel Comune di Novara tesa a limitare orari e postazioni delle slot machines. Una sentenza che è stata emessa a seguito del ricorso al Tar presentato dalla Oxford srl, titolare, a Novara, della struttura di via Pernati, rappresentata dagli avvocati Roberto Cota e Andrea Zonca.

Un ricorso contro l’ordinanza emanata a febbraio dalla giunta Ballarè con la quale si imponevano orari limitati delle attività legate a slot machines che potevano rimanere accese tra le 10 e le 13 e tra le 18 e le 24.

Nel frattempo, a Novara, è nato il comitato ‘Mettiamoci in gioco’ composto da Adiconsum, Adoc, Arci, Auser, Federconsumatori, Libera, Legambiente “che – spiegano i promotori – da tempo si batte per contrastare in ambito locale il fenomeno del gioco d’azzardo e delle conseguenti ludopatie. C’è grande delusione per la sospensiva dell’ordinanza comunale perchè mentre numerosi Comuni, anche in provincia di Novara, emanano ordinanze tese a contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo e la Regione Piemonte ha deliberato nello scorso aprile una legge regionale per il contrasto alle ludopatie, disciplinando orari e collocazioni delle macchine per il gioco, questa sentenza contrasta con diffusi interessi e problematiche di carattere sociale indotte dalla dipendenza del gioco d’azzardo. Oltre agli interessi degli operatori commerciali infatti occorre considerare gli effetti sociali ed economici che la dipendenza da gioco provoca in un sempre crescente numero di persone, così come testimoniano i dati forniti in Piemonte e a Novara dai competenti servizi delle Asl”.

Ma ulteriore preoccupazione, dicono al Comitato, “è anche rivolta al comportamento dell’amministrazione comunale di Novara che in questa occasione ha evitato di opporsi in sede di dibattimento al ricorso presentato nell’estate trascorsa contro l’ordinanza municipale: le ludopatie sono ormai classificate come ‘malattia sociale’ e come tali vanno considerate da quanti istituzionalmente hanno la responsabilità della salute pubblica. Per questo auspichiamo un intervento chiaro e sollecito in tal senso da parte del Comune di Novara insieme alla considerazione che oltre alle esigenze di carattere commerciale esistono quelle di tutela e difesa della salute individuale e collettiva dei cittadini e di conseguenti azioni di deciso contrasto a tutto ciò che ne compromette l’integrità”.