Contatto Piemonte-Danimarca per acquisire le dosi AstraZeneca rimaste nei frigo
Dopo il blocco delle somministrazioni del vaccino AstraZeneca in Danimarca, l’assessore Marnati ha contattato l’ambasciata danese per approfondire la possibilità di acquisizione delle dosi resesi eventualmente disponibili.
Il Piemonte pronto a prendere le partite inutilizzate di vaccino AstraZeneca, anche al di fuori dei confini nazionali, per non rallentare la macchina delle somministrazioni che sta viaggiando a pieno regime.
Lo comunica l’assessorato alla ricerca, mettendo in luce quelle contraddizioni, che certamente, non hanno contribuito ad accrescere la fiducia dei cittadini europei nella campagna vaccinale, ma che in questo caso, vede la Regione Piemonte agire seguendo con raziocinio le raccomandazioni di Ema a proposito del vaccino AstraZeneca, ritenuto utile a limitare la diffusione del coronavirus, ma soprattutto, determinante ad evitare la malattia grave da covid-19. E sappiamo tutti che limitare i ricoveri, non solo vuol dire abbassare il numero di morti ancora altissimo nel nostro Paese, ma anche, consentire di abbassare il livello delle restrizioni e di conseguenza poter tornare ad una vita più normale, presupposto principe per la ripresa dell’economia del territorio.
Appresa la disponibilità della Danimarca di cedere le partite avanzate di questo vaccino, l’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati, ha contattato l’Ambasciata danese in Italia per verificare la possibilità di giungere ad un accordo di cooperazione. “E dall’Ambasciata – afferma Marnati – ci è stato confermato che il Governo danese starebbe valutando le varie richieste che sono pervenute loro anche da altri paesi e che terranno in considerazione quella avanzata dal Piemonte. Di questa opportunità, che vorremmo cogliere ed approfondire, abbiamo già informato il Ministero della Salute”.
“Queste dosi – aggiunge Marnati – ci permetterebbero di proseguire a pieno ritmo con la campagna che, in Piemonte, ha già superato una forza vaccinale di 30 mila dosi quotidiane, in particolare garantendo le forniture ai nostri medici di famiglia, che in questi giorni sono stati costretti a rallentare con le vaccinazioni dei propri pazienti a causa della carenza di dosi di vaccino AstraZeneca. Come assessore alla ricerca, ritengo che la fiducia nella scienza sia fondamentale. Il vaccino è la nostra speranza di tornare alla normalità. E più dosi avremo a disposizione prima potremo ripartire”.
Resta solo da capire fino a che punto un’eventuale trattativa fra Piemonte e Danimarca sia realmente praticabile, anche visti i precedenti tentativi posti in atto da altri Governatori di regione, fortemente stigmatizzati da Ministero della Salute e Governo centrale.