Politiche sociali e lavoro: la Regione Piemonte combatte con questa sinergia la povertà e l’esclusione sociale, temi al centro del tavolo promosso dal Ministero del Lavoro a cui hanno partecipato anche gli assessori regionali al Lavoro, Gianna Pentenero, e alle Politiche sociali, Augusto Ferrari.
Le linee guida proposte dal Ministero e condivise dalla Regione Piemonte partono dall’assunto secondo cui la mancanza di reddito spesso non è la causa della povertà, ma il suo effetto. Le cause su cui lavorare riguardano invece i bisogni della famiglia, l’accompagnamento verso l’autonomia, l’inclusione nella comunità dei soggetti deboli.
“Nel nuovo Patto per il sociale della Regione Piemonte 2015-2017 che la settimana prossima verrà illustrato alla Commissione consiliare competente – ha spiegato Ferrari – assumono grande importanza le azioni di inclusione sociale e di contrasto alle diverse forme di povertà, esito ultimo di un lungo processo che ha modificato, profondamente, il tessuto economico-produttivo dei nostri territori. Gli Enti locali, gli operatori di base e il mondo del volontariato hanno fatto direttamente i conti con l’ampliamento della fascia di povertà e di vulnerabilità. Il nostro scopo è quello di andare oltre la logica emergenziale e assumere la lotta alla povertà, in tutte le sue forme, come obiettivo strategico del nostro sistema di welfare. Dobbiamo agire in sinergia con gli Assessorati al Lavoro e alla Ricerca e all’Innovazione affrontando, insieme, il tema della povertà ed integrando linee di intervento riguardanti: sostegno al reddito e accompagnamento al reinserimento socio-lavorativo; politiche di sostegno al diritto all’abitare; interventi di sostegno alimentare. All’interno di questo complesso lavoro non possiamo dimenticare un piano di azione per le persone “senza dimora”, un fenomeno che coinvolge diverse migliaia di persone in Piemonte”.