Contrasto allo spaccio: Divieto di dimora nella provincia di Novara per uno spacciatore
L’indagato, dopo esser stato a lungo monitorato, è stato notato effettuare diverse cessioni di sostanze dalla sua attività commerciale, nonché dalla sua abitazione in pieno centro cittadino.
Riceviamo dalla Questura di Novara a firma Portavoce Polizia di Stato di Novara e pubblichiamo integralmente:
La Polizia di Stato di Novara nel contesto di specifici servizi finalizzati alla repressione dei reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti, nella giornata del 4 gennaio, in seguito ad una attività investigativa, ha dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Novara nei confronti di un cittadino albanese di 40 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nel comune di Novara.
L’indagato, dopo esser stato a lungo monitorato è stato notato effettuare diverse cessioni di sostanze dalla sua attività commerciale nonché dalla sua abitazione in pieno centro cittadino. Gli investigatori così, dopo aver ricostruito la rete di spaccio, avevano riscontrato che lo stesso sfruttava delle persone in difficoltà economica, perché anche loro assuntori di stupefacenti, al fine di avere della “manovalanza” a basso costo per consegnare sostanze stupefacenti senza attirare su di sé eventuali attenzioni della polizia.
Gli operatori, sentite le persone “impiegate” dal soggetto albanese e sentiti anche gli acquirenti, ricostruivano l’ipotesi investigativa secondo la quale l’indagato sarebbe riuscito ad effettuare in una giornata anche 20 cessioni assicurandosi ingenti guadagni. Le modalità di elusione dei controlli sarebbero state le più varie. Tuttavia, grazie alla costanza e all’impegno degli operatori, la Polizia di Stato sarebbe riuscita comunque a ricostruire tutti i movimenti dell’indagato.
Al termine dell’attività della Squadra Mobile, veniva avanzata l’ipotesi investigativa che l’indagato avesse da tempo instaurato a Novara una fiorente attività illecita di spaccio di sostanza stupefacente portato alla luce solo in seguito all’attività investigativa della Polizia di Stato.
Viste gli esiti dell’attività investigativa il Pubblico Ministero avanzava al G.I.P. di Novara la richiesta di misura cautelare. Il tribunale disponeva il divieto di dimora in tutta la Provincia di Novara.