Dopo aver raccolto dai bassi fondali oltre 200 pneumatici, “l’angelo del Lago d’Orta” Valerio Bossi, svolge un prezioso ruolo di vigilanza contro il bracconaggio, in collaborazione con le guardie ittiche, per salvaguardare la fauna locale.
Ha raccolto da solo in pochi mesi quasi 220 pneumatici, immergendosi in apnea nei bassi fondali del lago d’Orta. Ma non c’è solo una preziosa azione di pulizia e controllo quotidiano (sue anche diverse segnalazioni che hanno dato origine ad inchieste anti inquinamento): il gozzanese Valerio Bossi che pattuglia quotidianamente il lago con il suo kayak a pedali, sta svolgendo un preziosissimo lavoro di vigilanza oltre che di salvaguardia della fauna locale.
Come certificato anche da alcune foto realizzate dai ragazzi del Gruppo subacqueo Friendivers, le specie ittiche locali attirano anche pescatori di frodo, che posizionando reti del tutto illegali, attentando all’equilibrio della fauna cusiana, senza nessun scrupolo anche per alcune specie protette. Ma c’è chi addirittura si spinge oltre. “Purtroppo confermo di aver visto anche io dei bracconieri – ci spiega Valerio Bossi – in una circostanza ho provato a seguirli senza riuscire ad identificarli, ed uno di loro aveva persino infilzato un luccio”.
Le testimonianze “dell’angelo del lago d’Orta” (così è stato soprannominato Valerio), danno la misura di come ci siano persone capaci di rischiare anche denunce penali, pur di mettere le mani su specie protette come il pregiatissimo Luccio “oppure, oltre a pescare varietà non consentite, c’è chi pesca quantità oltre il limite previsto, mettendo comunque a rischio l’equilibrio della fauna ittica” conferma ancora Valerio Bossi. Il Gozzanese, con la sua presenza quotidiana, garantisce una vigilanza che oltre a ripulire il lago e segnalare ogni anomalia, finisce per svolgere un prezioso ruolo di deterrenza, che diventa strumento al servizio della comunità. “Per il problema del bracconaggio, mi sto coordinando con i guardia pesca per collaborare con loro e consentire una vigilanza più efficacie” in questo le eventuali segnalazioni fatte da ogni buon cittadino civico sono sempre importanti. Chiunque si trovasse a passare lungo le acque del Lago d’Orta, nel tratto orientale fra Pettenasco e San Maurizio, soprattutto in zona Gozzano, non di rado avrà modo di notare l’uomo sul kayak a pedali, ed avrà la certezza che almeno in quel momento, il bacino cusiano è sotto l’attento occhio vigile del suo più attivo angelo custode.