Buongiorno
Novara

Contro la Cremonese, Toscano in tribuna, l’imbattuto Napoli in panchina, Gonzalez a casa

Dici Cremonese e nella mente del bravo tifoso azzurro viene in mente il giorno della “liberazione”. Come dimenticare quel 25 aprile 2010 quando il Novara di Tesser, pareggiando per 3-3 al Piola proprio contro la Cremonese, finalmente dopo 33 anni si liberò dalla schiavitù della serie C. Un ricordo dolcissimo, come quello che ci riporta alla partita dell’andata, quando la meravigliosa squadra del Komandante si presento al Giuseppe Zini al comando nel girone A del campionato di Lega Pro con due punti di vantaggio proprio sui grigiorossi.

Era il 29 novembre 2009 e le reti di Lisuzzo e Bertani, ci consentirono di volare a +5, incrementando forse in modo determinante l’autostima e la convinzione nella squadra e nell’ambiente, che anche grazie a quel successo spiccò il volo verso lo storico traguardo conquistato proprio il giorno della Liberazione. si e ricorsi che sono utili alla statistica, perchè per inquadrare l’importanza del match, basta ricordare lo 0-0 dello scorso 14 settembre, quando gli attacchi novaresi si infransero sul muro grigiorosso. Ecco perchè giunti alla 23ª gli azzurri sono assolutamente chiamati ad una prova di definitiva maturità, per dare innanzitutto continuità al secondo tempo di venerdì, valso la rimonta contro l’Alessandria.

Tre punti fondamentali anche per recuperare i passi falsi commessi all’inizio del girone di ritorno contro Albinoleffe e Monza.

I padroni di casa invece, reduci dal pareggio per 2-2 di Meda contro il Renate, occupano una posizione di classifica piuttosto anonima (12° posto a quota 29 insieme a Mantova e Renate) e forse proprio per questo, la squadra di Marco Giampaolo (arrivato sulla panchina grigiorossa in novembre, per sostituire Mario Montorfano) cerca nella sfida agli azzurri, il risultato a sorpresa che possa ridare stimoli ad un ambiente piuttosto raffreddato, anche grazie alla mai sopita rivalità.

L’ex centrocampista di Giulianova, Gubbio, Licata, Siracusa, Fidelis Andria e Gualdo, predilige un 4-3-3 votato però più al contropiede che al possesso palla. Fondamentale il lavoro degli attaccanti esterni, chiamati ad un grande lavoro in fase di non possesso, con bomber Briganti (capitano e capocannoniere con 10 reti) chiamato a sostenere quasi da solo il peso dell’attacco, in attesa degli inserimenti del velocissimo Kirilov (4 reti, con doppietta nel 2-2 di Meda).

In mezzo giostrano Palermo, Finazzi e Jadid (5 goal). La retroguardia si fonda sull’esperienza di Castellini, Gambaretti e Brigantim quest’ultimo arrivato dal Monza nella finestra di mercato ancora aperta, insieme al centrocampista albanese Ruci dal Perugia e l’esterno offensivo Pasi dal Bologna, mentre sono stati ceduti Marchial Pavia e Musetti al San Marino.

Mister Mimmo Toscano, squalificato per 2 turni, si affida all’imbattibilità del suo secondo Michele Napoli (in oltre 10 anni di collaborazione con in tecnico reggino, non ha mai perso quanto lo ha sostituito per squalifica), il quale però dovrà rinunciare a Gonzalez (nemmeno convocato per un affaticamento muscolare) ma con una rosa finalmente quasi al top.

Formazione azzurra che ricalca quella vista contro l’Alessandria, con Corazza al posto del “postino”. NOVARA (3-5-2): Tozzo; Martinelli, Gavazzi, Vicari; Dickmann, Faragò, Buzzegoli, Pesce, Foglio, Evacuo, Corazza. A fischiare l’inizio dalle 16 di sabato 31 gennaio 2015, sarà Carmine Di Ruberto di Nocera Inferiore, da Giorgio Ceravolo (sezione di Catanzaro) e Marco Scatragli (sezione di Arezzo). Allo Zini nel novembre del 2009, a spingere gli azzurri alla vittoria c’erano oltre 1000 ospiti, questa volta è auspicabile che da Novara ne arrivino circa 200, per chi resta a casa collegamento diretto su Radioazzurra (fm 92.100 e 100.500) a partire dalle 15.30.