NOVARA • Protestano le lavoratrici della cooperativa sociale “Progetto e vita”. Le educatrici della cooperativa, che ha sede legale a Sondrio, operano in appalto nel Novarese con il Comune di Galliate, Cerano, Biandrate e due scuole materne private una di Romentino e una di Galliate. Da dicembre non percepiscono la retribuzione ed esprimono timore “per la scomparsa di gran parte del loro TFR (circa il 95%) dal fondo di tesoreria dell’Inps”.
Una ventina di educatrici ed educatori sono coinvolti, continueranno a garantire il servizio ai bambini disabili nelle scuole ed indosseranno una maglietta a scuola con lo slogan “L’assistenza è puntuale, lo stipendio no!”.

Progetto e vita: dipendenti non pagate in rivolta
La protesta, indetta in tutto il Piemonte nei comuni in cui la cooperativa è in appalto, è la continuazione di altre proteste avvenute anche in altre regioni (Lombardia e Veneto) per lo stesso problema.
“I nostri solleciti, ripetuti nei mesi – spiegano al sindacato – sono caduti nel vuoto ed ora molte delle stesse lavoratrici (complessivamente circa una ventina), che peraltro stanno responsabilmente continuando a garantire il servizio a tutela dei minori disabili a loro assegnati, stanno incominciando ad avere seri problemi di sostenibilità economica familiare”.
La Fp Cgil Piemonte ha formalizzato una richiesta di conciliazione in Prefettura a Torino con la cooperativa in oggetto e tutte le parti istituzionali coinvolte per trovare soluzione e per recuperere le mensilità arretrate e il Tfr indebitamente prelevato dal Fondo di garanzia dell’Inps.