Quello “stupefacente intreccio di verità e invenzione” a cui ha fatto cenno il Sindaco Ballaré in apertura di consiglio, ora, dopo il suo intervento, adesso sì che è molto più chiaro.
Sulla questione della Corte dei conti e sulla decisione di non comunicare al consiglio comunale l’avvenuto recapito della pronuncia, il primo a prendere la parola, questa mattina, in consiglio comunale, è stato proprio il primo cittadino. Il quale si è assunto “tutta la responsabilità politica dell’accaduto”, “scusandosi” non con il consiglio, ma con la sua maggioranza “per non aver avuto il tempo di condividere il documento”. Per il resto, Ballaré ha semplicemente ridimensionato l’accaduto, vantando la “trasparenza e il rispetto delle regole, elementi fondanti della nostra attività amministrativa”.
“Da sempre c’è una fitta corrispondenza tra Corte dei Conti e Comune – ha spiegato il Sindaco – E’ un’attività ordinaria. E’ successo altre volte che siano arrivate comunicazioni dalla Corte che abbiamo girato al consiglio senza precipitarci, ma valutando attentamente e vagliando le soluzioni. La differenza è che l’ultimo provvedimento ha avuto la sfortuna di coincidere con l’approvazione del bilancio di previsione. Comunque, questa amministrazione non ha nulla da nascondere. Abbiamo sempre affrontato i problemi con la massima trasparenza e correttezza. Non ammettiamo che qualcuno semini dubbi o dietrologie artificiose sul nostro comportamento. Rivendico la nostra assoluta moralità e rispetto delle regole”.
Ballarè ha rinnovato la sua “completa fiducia all’assessore Dulio”, sostenendo che “la scelta di non portare immediatamente all’attenzione del consiglio la pronuncia è stata mia, una scelta dettata dalla volontà di approvare un bilancio che non ha alcun collegamento diretto con il provvedimento della Corte. Se fosse così ci saremmo comportati diversamente. Ma in quel contesto, non c’era motivo di creare interferenza alcuna”.
“L’ho fatto per la città, per i cittadini, per la Novara del futuro: questo Comune ha bisogno di manutenzioni delle strade, dei parchi, del verde, ha bisogno di interventi che possono essere fatti solo in estate e che necessitano di gare e di bandi che vanno preparati per tempo. Ecco perchè occorre disporre di un bilancio approvato per assumere decisioni ed impegni necessari per mandare avanti la città e dare seguito alle istanze dei cittadini, sapendo che ci sarebbero stati tutti i tempi per effettuare qualunque altra considerazone in merito”.
Niente scuse, dunque, al consiglio e alla città per un fatto che, come qualche consigliere di opposizione ha sottolineato, in quanto a gravità, non è mai avvenuto della storia di Novara. Le scuse, però, Ballaré a qualcuno le ha invece fatte. Guarda caso, il primo cittadino si è scusato con la sua maggioranza: “Mi rammarico di non aver trovato il tempo e il modo per condividere questa vicenda con la mia maggioranza. Il rapporto di fiducia reciproca è fondamentale. Non c’è alcuna ragione di pensare che non volessi mettere la maggioranza a conoscenza del contenuto. Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso da questo. Rivendico la mia coerenza e ribadisco che ciò è stato fatto esclusivamente per il bene della città”.
E ci auguriamo, per lui, che la maggioranza queste scuse le accetti davvero, altrimenti nelle prossime sedute di consiglio comunale Ballaré dovrà sudare chissà quante camicie per convincere i “suoi” consiglieri ad alzare la mano a favore di provvedimenti e delibere quanto mai già contestate. Prima fra tutte quella delle aree industriali di Agognate.