Stringato è dire poco! Con un comunicato di tre righe il segretario nazionale della Lega Roberto Cota e quello provinciale Luca Bona replicano alle dichiarazioni dei leader locali di Forza Italia e Fratelli d’Italia che ieri avevano mostrato di non gradire la rivendicazione del futuro candidato sindaco di centrodestra in capo al Carroccio, senza se e senza ma. “Capiamo che Sozzani e Mancuso devono fare il loro lavoro… – scrivono Cota e Bona – l’importante però è non esagerare… La Lega ha il dovere e la responsabilità di mettere in campo l’alternativa alla Giunta Ballarè e lo farà. Chi vuole collaborare con noi sarà il benvenuto”. Fine.
Non una parola sull’apertura del segretario Salvini alle primarie (peraltro non una novità per il leader del Carroccio che le ha già rivendicate a Torino e Milano) e sulla scelta del candidato Alessandro Canelli, che solo fino a qualche settimana fa era inviso al vertice locale perché considerato troppo vicino all’arcinemico Massimo Giordano.
Un atteggiamento che evidentemente risente degli equilibri in chiave piemontese legati al futuro congresso nazionale del Carroccio (che dopo ben oltre un decennio di leadership incontrastata dovrebbe vedere Cota passare il timone della segreteria al salviniano Riccardo Molinari).
Uno scenario che non chiarisce però la “fretta” leghista di queste ore di imporre a tutti i costi un percorso (ed un nome) che, come era naturale, ha incontrato le resistenze degli altri attori in campo.
Nel frattempo si registrano altre reazioni come quella di Ivan De Grandis che ha già messo in cantiere una lista civica “NoixNovara”«Alcuni amici fanno fatica a comprendere che il candidato sindaco di un’area forte e probabilmente vincente, alternativa a Ballarè, non può essere scelto nel chiuso di una stanza ma dev’essere scelto dai cittadini. Noi guardiamo certamente con ottimismo all’apertura alle primarie che ha fatto ieri Matteo Salvini in visita a Novara. Come abbiamo sempre ripetuto, siamo assolutamente disponibili a parlare e ragionare con tutti coloro che condividono la scelta di un candidato scelto dalla gente. Se le primarie si faranno non vedo perché il nostro gruppo civico non potrà pensare di proporre un proprio candidato, ma se le primarie non si faranno andremo avanti per la nostra strada. Cuore e coraggio vengono prima degli interessi di bottega».