Crisi ex Mercatone Uno, nuovo incontro a Roma il 30 maggio. Nastri (FdI) presenta un’interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico
Crisi ex Mercatone Uno, dopo l’incontro dello scorso 18 aprile al Ministero, nuovo appuntamento a Roma il 30 maggio. “Ad oggi – dice Mattia Rago della Cisl, dopo l’incontro del 18 – i dubbi, sia nostri che dei lavoratori, sorgono spontanei; diventa difficile dare ulteriore fiducia e credibilità a questa società visto che i fatti ad oggi dicono altro”. Per quanto riguarda il punto vendita di Trecate (dove si è svolto un presidio in concomitanza con l’incontro al Mise) “non comprendo la motivazione di cessare i contratti di locazione che comunque portavano un’entrata. Ad oggi possiamo solo attendere gli sviluppi della trattativa”. Shernon dovrà presentare un piano di fattibilità entro 30 giorni. Sulla vicenda di ex Mercatone Uno, di proprietà di Shernon Holding, punto di riferimento nella grande distribuzione con 55 punti vendita e i quasi 2 mila dipendenti (in provincia di Novara ci sono le realtà di Trecate, Pombia e Caltignaga), è intervenuto anche il senatore Gaetano Nastri (FdI) che ha presentato un’interrogazione al Ministero dello sviluppo economico.“Shernon Holding ha presentato lo scorso 10 aprile domanda di ammissione al concordato preventivo al fine di salvaguardare l’operatività e la continuità aziendale. Nel corso di questi mesi, la Shernon Holding, ha dovuto fronteggiare molteplici difficoltà, alcune delle quali dovute al pregresso storico del marchio stesso, nei riguardi dei fornitori e delle banche e pertanto, dopo quasi nove mesi di attività e di due diligence, il management ha preso atto che andavano rivisti tutti i principali equilibri e assetti aziendali, per riqualificare, attualizzare e rendere nuovamente e realmente competitiva Mercatone Uno”. “E’ evidente – continua Nastri – la necessità di porre in essere ogni iniziativa finalizzata a sostenere il rilancio produttivo e occupazionale, al fine di evitare un’ulteriore crisi aziendale, che determinerebbe un aumento dei livelli di disoccupazione e un aumento delle tensioni sociali”.