Crollo dell’antenna al centro commerciale di Suno, due condanne. Per l’incidente del giugno 2014 il tribunale riconosce colpevoli il titolare dell’area e un ingegnere che in precedenza aveva fatto delle verifiche tecniche
Due condanne, in tribunale, al processo per il crollo del traliccio sul tetto del centro commerciale «Risparmione» di Suno avvenuto la sera del 24 giugno 2014. Il giudice di Novara ha inflitto 1 anno e 8 mesi di reclusione a un imprenditore settantanovenne di Cressa titolare dell’area commerciale, e 1 anno di reclusione a un ingegnere torinese che in un periodo precedente aveva fatto una verifica tecnica dell’impianto. Accusati di disastro colposo, a entrambi sono stati concessi i benefici di legge.
Secondo la procura, quel traliccio era una normale antenna adattata a svolgere altre funzioni, senza le opportune verifiche e con un basamento inidoneo a sostenerla.
Il titolare di una società televisiva (ora in liquidazione), costituitosi parte civile, ha ottenuto una provvisionale di risarcimento del danno (che sarà poi deciso in sede civile) da 1 milione e 200 mila euro. All’epoca aveva appena affittato il capannone e nei locali e negli studi di produzione televisiva c’erano centinaia di macchine specialistiche per nastri, pellicole, supporti. Lo sfondamento del tetto, dopo la caduta del traliccio, aveva provocato gravi danni
I difensori degli imputati avevano chiesto l’assoluzione facendo riferimento alla tromba d’aria che quel giorno si era abbattuta sul Novarese, come tale non prevedibile né addebitabile agli imputati, e alla totale mancanza di danni gravi.