ARONA – FOMARCO DON BOSCO 1 – 1
ARONA • Una bella e stoica Arona, piena di volontà e di buoni propositi, cerca la vittoria e i preziosi tre punti contro la squadra a nostro giudizio più equilibrata e granitica del campionato di prima categoria: il Fomarco Don Bosco, un’équipe tignosa, ma sempre di più Margaroli dipendente. Anche oggi pomeriggio, sulle rive del lago Maggiore, il cannoniere ossolano è stato l’unico e vero punto di riferimento degli uomini di “mister” Massoni, una punta diamantata che oltre al gol messo a segno ha avuto altre occasioni per evidenziarlo, mettendosi in mostra in diverse situazioni di gioco che potevano diventare decisive.
Gara molto nervosa, colorita da qualche risvolto cattivo e censurabile; molte le polemiche relative al gol ossolano e nessun fair play, in novanta minuti, tra le compagini scese al comunale di Arona.
Partenza decisa dell’Arona che mantiene il possesso palla e nei primi minuti, spinge gli avversari dentro alla loro area di rigore, mantenendoli in costante apprensione. Un dominio che per poco, al 12’, non si concretizza in gol: buon controllo palla di Caviglia e perfetto assist per l’accorrente Msekwa che prima esita un attimo sul da farsi e poi improvvisamente a un metro dal portiere ossolano, tenta di sorprenderlo con un forte tiro ravvicinato, la palla si alza, supera Brusa (omonimo del portiere aronese) ma batte sotto il montante, rimbalza sulla linea di porta, quindi scivola indisturbato a centro area, preda di un difensore ossolano che rilancia a centrocampo. Si capisce anche in questa occasione che la dea bendata, quest’anno è proprio decisa a non assistere benevolmente l’Arona.
Al 40’, preludio al gol del momentaneo vantaggio ossolano: Margaroli si scatena, evita un paio di difensori ma il tiro conclusivo finisce di poco a lato. Un minuto dopo, arriva il gol contestatissimo del Fomarco: il capocannoniere del torneo, rimasto un paio di metri oltre l’ultimo uomo aronese, riceve un’imbucata dalla tre quarti, la sua posizione è chiaramente di out side, tutti aspettano il fischio dell’arbitro che però non arriva e il “bomber” ossolano, indisturbato non ha difficoltà a trafiggere Brusa, davanti ad una difesa ferma ed allibita.
Al rientro negli spogliatoi inizia il finimondo; Brusa (quello aronese) ancora in campo dice qualche parolina all’arbitro, dopodiché si scatena il parapiglia davanti all’entrata degli spogliatoi con molti giocatori di entrambe le squadre ad esserne coinvolti. Al rientro, per la disputa del secondo tempo, mancheranno all’appello, l’aronese Brusa e l’ossolano Martinetti.
Si riparte dieci contro dieci.
Al 9’ del secondo tempo, l’Arona pareggia: Msekwa si esibisce nell’area avversaria in una serie di dribblings, quindi, sconcertata la difesa ospite, mette sui piedi di Caviglia un pallone delizioso che l’attaccante aronese controlla e ribadisce in gol, infilando il secondo palo alla sinistra di Brusa.
Al 25’, Msekwa lanciato in solitudine verso la porta avversaria è stoppato dal fischio dell’arbitro per una posizione di fuori gioco che solo lui vede e che provoca le proteste dei calciatori di casa.
Aspra lotta dell’Arona, dunque, contro la vice capolista Fomarco Don Bosco. In questa quarta giornata di ritorno, delle squadre davanti all’Arona, l’unica a fare bene è stata la sola Castellettese, quindi possiamo ipotizzare che questa partita sia stata, per l’Arona, un’occasione persa, per portarsi avanti in classifica in maniera più evidente.
Marcatori: 41’ Margaroli (F), 9’s.t. Caviglia (A).