Da “Amico Canobio” una nuova Tac per il Dea del Maggiore. L’apparecchiatura, del costo di oltre 200mila euro, è stata inaugurata oggi alla presenza dell’assessore regionale Saitta
Una Tac di ultima generazione, del costo di 220mila euro, è stata donata dall’associazione novarese Amico Canobio al Dea dell’ospedale Maggiore. Il nuovo apparecchio, che va a sostituire un vecchio dispositivo che era all’interno della sezione radiologica del pronto soccorso “è un sistema concepito per ottimizzare la qualità delle immagini, la velocità e quindi i tempi di scansione, minimizzando l’esposizione radiologica del paziente”. A tagliare il nastro, oggi pomeriggio al Maggiore, Emanuele Caroselli, consigliere dell’associazione novarese Amico Canobio.
“Questa iniziativa – ha detto – porta con sé l’auspicio che l’apparecchiatura donata possa a lungo servire ad essere utile alla struttura che la utilizza e a tutti coloro che ad essa devono fare ricorso”. “Se l’ospedale è il tributo alla salute – ha aggiunto il professor Alessandro Carriero, direttore del Dipartimento Servizi Diagnosi e Cura – il pronto soccorso è un tributo alla vita. Delle oltre 34mila tac eseguite, 11mila vengono fatte al pronto soccorso”, “dove – ha aggiunto il professor Gian Carlo Avanzi, rettore dell’Università del Piemonte Orientale e direttore della struttura di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza del Maggiore – si registrano, solo per gli adulti, 60mila accessi all’anno”. “Grazie a questa donazione – ha aggiunto – potremo dedicarci alla cura dei pazienti che giungono al pronto soccorso in modo più completo e appropriato, in quanto questo nuovo strumento, che sostituirà quello precedente ormai obsoleto, risulta indispensabile per la diagnosi di numerosissime situazioni cliniche in emergenza”.
Presente anche l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, che ha colto l’occasione per ricordare l’eccellenza della sanità piemontese, «la prima in Italia per qualità di prestazione, una sanità da 1,5 miliardi all’anno di spesa, 55 mila dipendenti, 650 mila ricoveri all’anno, 1,7 milioni di passaggi al pronto soccorso, 42 milioni di prescrizioni farmaceutiche e 20 milioni di prescrizioni specialistiche”. “Amico Canobio” è un’associazione, con sede a Novara, che nasce nel 1556 “quando il Papa Pio V concesse l’autorizzazione ad erigere il Monte di Pietà come ente di beneficienza – ha spiegato il consigliere Caroselli – Da allora non ha mai smesso di operare per il progresso del bene, in piena osservanza con l’articolo 2 del proprio statuto che prevede, tra le finalità “la prestazione di contributi finalizzati all’assistenza sanitaria, materiale ed economica dei soggetti bisognosi di Novara e della provincia, la contribuzione a progetti di ricerca scientifica e mesica, la partecipazione e contribuzione a iniziative sociali e sanitarie”.