Da domenica Piemonte zona Arancione. Cirio:”La strada è quella giusta, con responsabilità e prudenza”
Per la scuola in presenza, oltre la Prima Media, il Presidente ha fatto intendere che bisognerà attendere fino al 7 gennaio 2021.
Subito dopo aver ricevuto dal ministro Speranza la Conferma, verso l’ora di cena, il presidente della Regione Piemonte ha subito comunicato via media e social, il passaggio a zona Arancione, già a partire da domenica 29 novembre. ”Una notizia positiva che è il frutto di tanti sacrifici dei piemontesi e del grande lavoro dal nostro sistema sanitario – spiega Cirio – Questo è un passo importante perché permetterà a molte nostre attività commerciali di riaprire già da questa domenica, ma che dobbiamo vivere con grande senso di responsabilità. Non possiamo sprecare questo grande sforzo, non possiamo permetterci di tornare indietro. La strada è quella giusta, continuiamo a percorrerla insieme con senso di responsabilità e prudenza”.
Riapriranno tutte le tipologie di negozi e i mercati anche non alimentari. Mentre restano chiusi al pubblico bar (solo asporto), ristoranti, piscine, palestre e cinema. Ci si può però muovere liberamente all’interno del proprio Comune dalle 5 alle 22 senza giustificare lo spostamento, fermo restando il divieto assoluto di assembramento. Nei giorni festivi restano chiusi i centri commerciali (eccetto farmacie, alimentati, tabacchi ed edicole).
Niente da fare invece per le piste da Sci, almeno prima delle festività natalizie.
Mentre ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione, saranno operative ma solo per per la vendita da asporto (come in zona rossa), dalle 5 alle 22, e a domicilio, senza limiti di orario. Non è consentito il consumo in prossimità dei locali.
Se il Lombardia da lunedì riaprono tutte le scuole in presenza, il Piemonte sceglie un rientro scaglionato. “Vogliamo lezioni in presenza ma in sicurezza – ha precisato il Presidente Cirio – dalle Superiori in su si rinvierà tutto a dopo le vacanze natalizie. Le lezioni in presenza invece continuano per Scuole dell’infanzia, Scuole elementari e la Prima media. Da valutare la Seconda e la Terza in base alle prescrizioni regionali”.