Viaggiare da Novara a Milano in auto spendendo soltanto 2 euro? Con BlaBlaCar si può!
Di cosa si tratta? Per chi ancora non la conoscesse è sostanzialmente una community che mette in relazione domanda ed offerta di passaggi in auto (www.blablacar.it, ma c’è anche un’app scaricabile per Android e iOS).
Basta andare sul sito, digitare il giorno, la città di partenza e la meta desiderata ed il motore di ricerca sfornerà in breve tutte le opportunità offerte da altri viaggiatori su quel percorso.
Se io volessi ad esempio andare questa sera da Novara a Torino troverei Marco che per 4 euro è disponibile ad un passaggio; domani un altro Marco che parte alle 16.50 e lunedì Nicola, in viaggio dalle 15.40, con uno o più posti a disposizione.
Nulla che vedere con il ben più casuale autostop degli anni settanta ed ottanta: qui i conducenti forniscono cellulari e foto ed è anche possibile verificare il loro tasso di “gradimento” controllando i commenti di altri passeggeri che già hanno provato a viaggiare con loro. Guida sicura e puntualità sono gli aspetti più sottolineati, ma anche la capacità di socializzare, oltre che la qualità e la pulizia della vettura (si può scegliere se viaggiare con auto semplici o di lusso!).
Tecnicamente di chiama “ride sharing”, ovvero la possibilità di condividere un passaggio in auto in modo casuale (diverso dal car sharing che prevedere l’affitto anche cumulativo di una vettura).
I gestori del sito (francese) ammoniscono che la finalità dell’incontro deve essere soltanto il viaggio, dunque altre opzioni (come gli incontri occasionali di qualsiasi natura) non sono ammessi e suggeriscono anche i comportamenti che il passeggero deve tenere: puntualità, niente richieste di deviazioni, niente richieste di sconti sul prezzo concordato in partenza ed i requisiti minimi di educazione.
Per le più insicure c’è anche l’opzione sole donne, che garantisce un passaggio in auto con compagnia esclusivamente femminile.
Insomma dal successo verificabile del sito (ma ve ne sono anche altri con le medesime finalità) pare proprio che questo metodo di condivisione dei viaggi stia sfondando anche nella nostra città. In fondo perché no? Risparmia il passeggero, risparmia il conducente e la pratica ha anche risvolti ambientali non indifferenti (meno auto, meno traffico, meno inquinamento).
Ovviamente iscrivendosi e compilando un profilo è anche possibile offrirsi come conducente: aumentando il numero dei viaggi e dei commenti positivi si passa da un livello principiante al livello ambasciatore, ovvero il top del top dei passaggi in auto. Da provare!