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Novara

Da Roma primo ok alla revisione della rete ospedaliera. Saitta: «Cominceremo presto ad assumere»

L’impianto della riforma sanitaria è stato condiviso dai tecnici del Ministero della Sanità. E’ quanto emerge dall’incontro che si è svolto questa mattina a Roma tra il Direttore generale della programmazione sanitaria nazionale Renato Botti e il Direttore dell’assessorato regionale alla sanità, Fulvio Moirano, alla presenza della responsabile del sistema nazionale di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, Lucia Lispi.

“I vertici tecnici del Ministero – spiega Moirano – hanno condiviso l’impianto alla base della delibera della Giunta Chiamparino sulla revisione della rete ospedaliera, ispirata alla sicurezza dei malati attraverso la riduzione della frammentazione dei servizi. Ci hanno chiesto il cronoprogramma dell’attuazione nell’arco dei prossimi due anni, compreso il dettaglio dell’attivazione delle strutture complesse non legate all’emergenza oggi di competenza delle singole Asl: il Ministero è interessato a che il risultato in Piemonte entro la fine del 2016 sia raggiunto nel suo insieme. La formulazione di alcune prescrizioni completerà a giorni il parere tecnico del Ministero della Salute, che verrà formalizzato la prossima settimana dopo l’incontro con i tecnici del Ministero delle Finanze che si occupano di conto annuale e personale”.

Soddisfatto l’assessore alla Sanità Antonio Saitta: “E’ la notizia che aspettavamo per poter confermare ai territori e ai loro sindaci le intese che stiamo raggiungendo in questi ultimi giorni sulle necessarie integrazioni ed aggiustamenti alla delibera, sempre a saldo zero di costi e tempi”.

“Sulla complessa situazione che da tempo ormai vivono molte aziende ospedaliere in crisi per la mancanza di personale – aggiunge Saitta – il direttore Moirano aveva per oggi un mandato preciso: spiegare le nostre ragioni al Ministero dell’Economia, che verifica passo passo il nostro rispetto del piano di rientro dal debito. Da anni ogni legge finanziaria ripete che la spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni comprese le aziende sanitarie debba essere ridotta dell’1.4% rispetto alla spesa effettuata nel corso dell’anno 2004 (cioè per il personale delle Asl in Piemonte, sul totale di 2 miliardi e 700 milioni di euro circa una riduzione di 38 milioni di euro): in Piemonte questo obiettivo non era mai stato raggiunto e solo in queste ultime ore i conteggi provvisori ci hanno confermato che a fine 2014 invece il contenimento per la prima volta c’è stato.

Per questo chiederemo al tavolo Massicci la modifica del programma operativo di rientro dal debito sanitario che da ormai oltre quattro anni ci impone quell’odioso blocco del turnover del personale (sanitario e non) e che di fatto ha gravato in particolare su medici ed infermieri dei nostri ospedali”.

“Per la prima volta vediamo davvero la possibilità di dare risposte concrete sull’emergenza del personale, in particolare infermieristico”, commenta Saitta. A partire dalle aziende sanitarie che registrano i maggiori problemi di carenza personale, Molinette, Martini, Mauriziano, San Giovanni Bosco/Maria Vittoria di Torino e Rivoli.

Saitta precisa che per accelerare il più possibile lo sblocco del turnover si sta valutando la possibilità di attingere da graduatorie aperte presso alcune aziende sanitarie che hanno espletato negli ultimi tempi concorsi per infermieri.