“Dacci i soldi altrimenti…”, bullo a processo. Vittima delle richieste di denaro uno studente all’epoca quindicenne. I fatti tre anni fa a Novara
Lo avevano avvicinato nella zona della stazione dove lui, studente dei primi anni delle superiori a Novara, aspettava il pullman per tornare a casa. Di solito erano in due, uno più giovane l’altro con qualche anno in più, ma era proprio il più piccolo che, incutendo timore, gli chiedeva i soldi. Piccole somme, alla “portata di studente”: da cinque a dieci euro anche se, stando a quanto raccontato in aula da un ragazzo, oggi diciottenne, in qualche occasione gli aveva chiesto anche 50 euro. Una vicenda che si è protratta per qualche mese, dalla primavera all’autunno di tre anni fa, fino a quando il padre si è accorto che dal suo portafogli erano spariti 50 euro. “Ho chiesto spiegazioni a mio figlio, all’inizio negava ma poi alla fine mi ha detto che li aveva presi lui. Solo dopo molte insistenze da parte mia mi ha riferito che subiva richieste di denaro. Mi raccontò che c’erano dei ragazzi, che lui conosceva solo di vista e che uno di questi, minorenne, gli chiedeva i soldi, sempre alla presenza di uno degli altri due più adulti. In tutto gli aveva consegnato 150 euro”. “Anche a me avevano chiesto soldi, cinque euro per le sigarette – ha testimoniato in aula un amico del giovane – Li avevamo incontrati un giorno fuori da scuola e poi li abbiamo rivisti in stazione. Ma io i soldi non glieli ho mai dati. Era stata in quella occasione che il mio amico mi aveva detto che avevano chiesto soldi anche a lui, venti euro ”. I carabinieri avviarono le indagini sulla scorta della descrizione fornita dal ragazzo e arrivarono ad identificare i tre. Per quei fatti ora a processo c’è un ventenne di nazionalità marocchina che, secondo l’accusa, avrebbe fatto da spalla al minore. Prossima udienza a febbraio.