E’ un fronte unico quello del “no a Musa”. Categorie, enti, associazioni, cittadini tutti compatti contro il nuovo Piano Parcheggi. E se si unisce anche la voce degli più giovani, allora la protesta è al completo.
La Consulta degli studenti ha espresso parere negativo, chiedendo al Sindaco di istituire, come già succede in altre città, una sorta di ticket che consenta agli alunni che hanno la maggiore età e che frequentano una scuola nella zona interessata da Musa di parcheggiare liberamente durante gli orari di lezione.
E mentre studenti e docenti esprimono la loro opinione e le loro richieste, il Comitato “Narrami o Musa” entra nelle scuole, nello specifico, al Liceo classico linguistico Carlo Alberto, suscitando una forte protesta che arriva dal Comitato “No Musa”: “Una strumentalizzazione politica grave che coinvolge il mondo della scuola. Il Comitato in questione (Narrami o Musa, ndr) è espressione del Partito Democratico – spiega Ivan De Grandis – in quanto costituito dai giovani dirigenti e tesserati del Pd che da giorni nascondendosi dietro una “volontà informativa” del piano della sosta Musa, fanno semplicemente un’opera di fidelizzazione pro-Musa. Capiamo che l’amministrazione sia in difficoltà nonostante i soldi spesi per la comunicazione, così tanto in difficoltà da “appaltare” ai giovani del partito l’informazione che spetterebbe al Comune stesso e alle società incaricate, ma riteniamo di estrema gravità che l’idea e l’ideologia dell’amministrazione entri nelle scuole con una facilità senza precedenti e senza nemmeno contraddittorio. La scuola è la sede istituzionale della cultura e non uno strumento da utilizzare per inculcare le proprie idee, giuste o sbagliate che siano“.
Al coro di “no” si unisce anche Confartigianato che esprime un giudizio negativo “verso un provvedimento che allarga le zone con sosta a pagamento, con tariffe anche di 1,50 euro l’ora che riteniamo sovradimensionate per una città come Novara, e questo senza offrire quei servizi di qualità che la città attende – spiega Michele Giovanardi, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale – Quotidianamente riceviamo lamentele dei nostri associati per i costi che il nuovo piano del traffico ha generato, costi che in un periodo di crisi le tasche dei cittadini e dei lavoratori, siano essi artigiani o dipendenti, proprio non possono sopportare. Se si voleva favorire la turnazione dei posteggi in centro non si potevano fissare limiti temporali di sosta, invece di aumentare tariffe e aree a pagamento? Il sospetto è che si voglia solo fare cassa”.
Per il momento nessun dietrofront da parte dell’amministrazione comunale che, nonostante il coro di voci che dissentono, non sembra voler retrocedere di un passo sul progetto.