Una donna litiga col compagno che la costringe con violenza alla “compagnia” indesiderata con un transessuale brasiliano; quando la polizia di Novara interviene dopo la denuncia di lei, il sudamericano da in escandescenza e finisce in manette.
Dal “triangolo” di violenze, transessuale brasiliano finisce in manette
Gli Agenti della Squadra Volante della Questura di Novara hanno arrestato J.C.P., cittadino brasiliano trentenne senza fissa dimora, per minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. La vicenda nasce nella serata di lunedì scorso (11 giugno 2018) quando una cittadina italiana (T.U. queste le iniziali) chiedeva aiuto alla Polizia per le percosse subite a seguito di un diverbio avuto con il compagno. L’uomo era solito consentire al brasiliano, transessuale, di frequentare la loro comune abitazione, contro la sua volontà. All’ennesimo rifiuto della donna si era scatenata la violenta lite che aveva indotto la stessa a chiamare gli agenti. Una volta accorsi nell’appartamento e sedata la lite, gli agenti chiedevano invano al sudamericano di declinare le generalità fornendo i propri documenti, invitandolo (visto il rifiuto) di seguirli in Questura per l’identificazione del caso. La reazione minacciosa e violenta del brasiliano, anche a causa dall’evidente stato di alterazione dovuto all’alcool, portava l’uomo a sferrare un pugno al viso di un agente, nonché a scalciare il collega. Dopo essere stato immobilizzato e condotto in Questura, J.C.P veniva dichiarato in arresto e nella mattinata odierna, dopo l’udienza di convalida, l’A.G. ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere. L’uomo già gravato da diversi precedenti per reati contro il patrimonio, è stato altresì diffidato con provvedimento del Questore.