La storia della DeaPrinting finisce qui: un epilogo triste, scoraggiante che nulla ha a che vedere con gli esordi gloriosi di un’azienda che dopo 114 anni di attività prestigiosa e conosciuta in tutto il mondo chiude i battenti.
Su 140 dipendenti la Caleidograf, come ha annunciato nel corso dell’incontro che si è svolto con i sindacati, ne salverà 28: una quindicina di operai, il resto impiegati commerciali o amministrativi, insieme ad un quadro e ad un dirigente.
Qualcuno aveva definito l’operazione un “bagno di sangue”: non siamo lontani dal vero significato del termine. Per il territorio novarese i tagli ormai certi che verranno operati sul personale della DeaPrinting sono un dramma: 112 famiglie che rimarranno senza lavoro, con la prospettiva della mobilità e poi della disoccupazione.
Oggi, sui cancelli dell’azienda di corso della Vittoria campeggiava un grande lenzuolo: una scritta rossa che balzava all’occhio “Dove sono i Boroli”, forse un nostalgico appello a chi ha dato vita a questo grande impero e a chi, per anni, l’ha tenuto in piedi con grande dignità. Oggi, questo impero sta crollando, mattone dopo mattone: 114 anni di storia finiti con un verdetto drammatico, purtroppo definitivo.