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Novara

Delitto nei boschi di Pombia, al via il processo per il presunto mandante

Delitto nei boschi di Pombia, al via il processo per il presunto mandante. Prima udienza oggi in Corte d’Assise a Novara

Prima udienza in Corte d’Assise a Novara del processo a carico di Giuseppe Cauchi, l’imprenditore edile 53 enne, residente a Busto Arsizio, che per investigatori ed inquirenti sarebbe il mandante dell’omicidio di Matteo Mendola, il 32enne ucciso nei boschi in frazione San Giorgio di Pombia la sera del 4 aprile del 2017 con due proiettili, poi colpito una dozzina di volte con il calcio della pistola e infine con una batteria d’auto. Il suo corpo, abbandonato nei pressi di una fabbrica dismessa, fu trovato casualmente da un pensionato la mattina successiva. Per quel delitto furono arrestate dai carabinieri di Novara, in tre momenti diversi, tre persone. Due di loro, Antonio Lembo, esecutore materiale del delitto reo confesso, e Angelo Mancino,  ovvero l’uomo che quella sera era con lui e Mendola nei boschi di Pombia, lo scorso 13 novembre sono stati condannati con rito abbreviato a 30 anni di reclusione. Per Cauchi, chiamato in causa dall’esecutore materiale quale mandante e che ha scelto di andare a dibattimento, il processo si è aperto questa mattina. Un’udienza tecnica quella di oggi dedicata solo all’ammissione delle prove. Si torna in aula il prossimo 4 febbraio quando verranno ascoltati i primi testi per l’accusa. Difeso dagli avvocati Cosimo Palumbo e Flavio Sinatra, ha sempre negato ogni addebito.