Detentori di armi, certificato medico entro il 14 settembre. Ancora pochi giorni per mettersi in regola con le nuove normative, poi arriveranno le diffide formali dalla questura
I detentori di armi hanno ancora pochi giorni per mettersi in regola con il decreto legislativo entrato in vigore il 14 settembre dello scorso anno, che prevede, tra le novità, l’obbligo di presentare ogni cinque anni un certificato medico attestante i prescritti requisiti di coloro che detengono le armi, anche in collezione.
Nella prima fase della nuova normativa era stato concesso un anno di tempo per provvedere a tale incombente. Pertanto tra quattro giorni, il prossimo 14 settembre, gli uffici della questura provvederanno a diffidare formalmente i singoli interessati affinché ottemperino alla produzione della certificazione entro i successivi 60 giorni. Decorsi i due mesi, se non verrà presentato il documento richiesto (all’ufficio porto d’armi della questura o al comando dei carabinieri), le armi verranno ritirate cautelarmente dalle forze di polizia e trasmessi gli atti al prefetto per la successiva emissione del divieto detenzione.
Il certificato medico può essere rilasciato dal settore medico-legale delle Asl o da un medico militare della Polizia di Stato o del corpo nazionale dei Vigili del fuoco in servizio. Dal documento dovrà risultare che il soggetto detentore di armi non è affetto da malattie mentali o da vizi che ne diminuiscano anche temporaneamente la capacità d’intendere e di volere.
L’obbligo non si applica a coloro che siano anche titolari di licenza di porto d’armi in corso di validità (se la licenza non è più stata rinnovata, i cinque anni decorrono dalla scadenza) e ai collezionisti di armi antiche.