Sulla querelle “Borreani” relativa al prefabbricato adibito a sala d’attesa per malati oncologici (adulti, non pediatrici) il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, ammette l’errore e presenta un emendamento per sanare quello che è stato liquidato un po’ troppo semplicisticamente dalla maggioranza un “mero refuso”, dalla minoranza un “caso politico”.
“Con questo emendamento – ha spiegato Canelli – si sana integralmente la questione, che è puramente tecnica”. In sintesi: con l’approvazione (avvenuta) dell’emendamento di fatto si fa convergere il dibattito della commissione (sulla sala d’attesa per pazienti oncologici pediatrici) nell’argomento vero del progetto presentato dall’ospedale, ossia la sala d’attesa per oncologici adulti. Una procedura di cui l’opposizione ha enfatizzato i risvolti: “E’ il “dicembre nero” di Canelli, questo – ha esordito il consigliere Pd Rossano Pirovano – Prima il caso Graziosi, ora il progetto dell’ospedale…”.
“Non si può certo definire un refuso – ha incalzato Tino Zampogna, del Pd – E’ un errore clamoroso, visto che i commissari hanno discusso a lungo sul progetto sbagliato”.
Stessi toni, sempre dall’opposizione, da Io Novara – Energie per l’Italia: “E’ chiaro che voteremo a favore – ha dichiarato il capogruppo Daniele Andretta – Ma ricordo al sindaco che ogni delibera che si porta è sempre e comunque un atto di carattere politico. Inoltre, l’aggettivo pediatrico all’interno della delibera che avete presentato in commissione ricorre tre volte: non può essere un refuso”.
Il consigliere di maggioranza Raffaele Lanzo è intervenuto in difesa di Borreani: “Abbiamo chiuso una pratica importante per l’ospedale in brevissimo tempo. E’ un mero refuso. Inutili le strumentalizzazioni politiche”.
Fosse anche un errore tecnico, ha continuato Andretta, “sarebbe grave, perchè l’assessore all’Urbanistica Borreani di fatto è un tecnico, non un politico. Ed è un tecnico che ha compiuto un errore. Questa settimana troppe cose strane sono accadute nella presentazione degli atti da sottoporre al consiglio: ci vuole più attenzione. Abbiamo fatto una pessima figura nei confronti della città. Qualche tempo avevamo evidenziato come gruppo la necessità di valutare il lavoro di questo assessore. Quanto accaduto è la conferma della necessità di procedere in questa direzione”.
“Se non si ha la decenza di tacere – ha concluso Sara Paladini, del Pd – almeno non si punti il dito contro chi fa delle osservazioni a favore della città”.