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Novara

“Difendiamo il gorgonzola”

“Difendiamo il gorgonzola”. Dalla Provincia di Novara una lettera al premier Conte e ai ministri  Bellanova e Di Maio per scongiurare il rischio dei dazi Usa sulla produzione novarese

Una lettera, a firma del presidente della Provincia, dei consiglieri delegati Ivan De Grandis e Maurizio Nieli, indirizzata al Presidente Giuseppe Conte e ai ministri Teresa Bellanova e Luigi Di Maio per esprimere preoccupazione rispetto alla possibilità che, con il 18 ottobre, venga confermata da parte degli Stati Uniti l’intenzione di sottoporre ai dazi alcuni prodotti del comparto agroalimentare italiano, tra i quali anche il gorgonzola.
“La nostra iniziativa – commentano il Presidente e i consiglieri – vuole essere un sollecito al Governo a mettere in atto quanto in proprio potere per scongiurare il fatto che le produzioni tipiche italiane e in particolare il nostro gorgonzola, già ampiamente sotto scacco a causa del fenomeno della contraffazione delle nostre dop, siano ulteriormente penalizzati a causa di una guerra commerciale scatenata senza che il nostro Paese abbia alcuna diretta responsabilità nella rappresaglia che l’Amministrazione Trump ha scatenato a seguito delle multe per il caso dei sussidi pubblici da parte dell’Europa al consorzio aeronautico Airbus. Nella lettera esprimiamo la nostra preoccupazione per la ricaduta negativa che i dazi avrebbero sull’economia locale e su un’intera filiera produttiva, dal momento che il gorgonzola novarese rappresenta uno dei punti di forza delle esportazioni a livello internazionale. I dazi porterebbero gravi conseguenze sul piano commerciale, ma anche occupazionale per l’intero comparto agroalimentare: il Novarese potrebbe trovarsi a dover pagare un prezzo davvero alto”. “Chiediamo pertanto al nostro Governo – concludono Binatti, De Grandis e Nieli – un immediato intervento in tutte le sedi deputate affinché vengano messe in atto concrete azioni di tutela sia per scongiurare i dazi, sia per un eventuale sostegno ai produttori, anche da parte dell’Unione europea, nel caso che non risultasse possibile l’esclusione del gorgonzola dalla “black list” del Dipartimento del Commercio statunitense”.