Parte da uno degli ultimi servizi mandati in onda da Report e arriva alla Provincia di Novara. Il deputato Davide Crippa punta il dito contro stipendi e premi ai dirigenti, un’abitudine che, all’Italia, con una classe dirigente di 48.000 amministratori costa 800 milioni di euro all’anno solo in premi per lo svolgimento del mandato.
E come vengono assegnati questi premi?
“Ci sono situazioni assurde, per cui in alcuni casi il dirigente di turno è anche preposto alla funzione di controllo o meglio organo di valutazione che dovrebbe valutare il suo stesso operato, oppure si scoprono funzionari che percepiscono premi nonostante nessuno degli obbiettivi sia stato raggiunto. Ci sono poi casi, riscontrabili per esempio in Regione Piemonte, dove il bonus viene assegnato basandosi sulla normale attività lavorativa quotidiana di un funzionario, come per esempio aver indetto un certo numero di riunioni, per aver siglato un tot di atti o semplicemente per aver redatto calendari. Qausi come se ognuno di noi venisse premiato semplicemente per andare a lavorare!”
“Tanto caos ma nessun organo esterno preposto a controllare queste Amministrazioni”, dice Crippa, secondo il quale “Novara non fa eccezione” e cita il caso dell’ex Segretario della Provincia Princiotta.
“Qui si è trattato di corrispondere premi ad un funzionario (lo stesso Princiotta) indagato per tangenti. Eppure quando abbiamo disposto l’accesso agli atti per capire in base a quali criteri il nucleo di valutazione della Provincia novarese avesse soddisfatto le richieste dell’ex Segretario ed abbia valutato che i target per raggiungere tali premi fossero stati soddisfatti abbiamo avuto risposte quantomeno vaghe. Ci viene infatti comunicato dall’Ente che tali premi sono corrisposti per aver svolto correttamente normali funzioni di esercizio che la figura di Princiotta comportava. La Provincia di Novara, che per sua stessa ammissione ci risponde a titolo di mera cortesia, sottolinea nelle battute finali in soddisfazione ai nostri quesiti (chissà, forse mal posti? O non capiti?), che non sono i cittadini a dover monitorare l’operato di un Amministrazione…. Riteniamo invece che debbano proprio essere i cittadini a controllare la pubblica amministrazione, non possiamo dunque cedere il passo”.
“Chi verifica gli obiettivi che portano ai premi? – ribatte il presidente della Provincia di Novara Matteo Besozzi – Il personale della Provincia di Novara viene valutato con scrupolo da un apposito comitato esterno all’Ente; inoltre il numero di figure dirigenziali è limitato al minimo indispensabile (tenendo anche conto dei prepensionamenti dei prossimi mesi e che la Provincia non ha provveduto alla nomina di un nuovo Segretario generale proprio per risparmiare). Cosa fanno i dirigenti per meritare i premi? Mandano avanti al meglio delle possibilità e con le esigue risorse disponibili funzioni fondamentali come viabilità, istruzione, edilizia scolastica, ambiente e (in attesa della definizione delle altre funzioni) lavoro, formazione professionale, turismo, cultura, pari opportunità, progetti europei, ecc. Inoltre contribuiscono a svolgere quel ruolo di coordinamento che la Provincia si è imposta di esercitare a supporto dei Comuni. I dipendenti della Provincia lavorano con passione, competenza e in alcuni casi dando ben più di quello che prevede il loro contratto. In una situazione in cui né il presidente né i consiglieri percepiscono alcuna indennità avere personale efficiente e motivato è indispensabile, quindi chi merita un premio perché centra un obiettivo lo ottiene, chi non lo merita non lo ottiene, nella massima trasparenza e secondo le linee guida previste dai contratti”.
E sul “caso Princiotta”, Besozzi incalza: “La Provincia (almeno da quando sono io presidente) è una “casa di vetro”, gli uffici hanno sempre risposto puntualmente e consentito l’accesso agli atti”.