Assistenza domiciliare per disabili e prestazioni ai malati di Sla: sono questi i due settori in cui investirà la Regione Piemonte ripartendo il fondo per le non autosufficienze. E’ quanto ha stabilito la Giunta regionale con l’approvazione della delibera presentata dall’Assessore regionale alle politiche sociali, Augusto Ferrari.
“Con l’istituzione del Fondo per le non autosufficienze – spiega il novarese Ferrari – sono state individuate, fin dal 2007, risorse statali finalizzate alla copertura dei costi di rilevanza sociale dell’assistenza sociosanitaria per le persone non autosufficienti. I fondi assegnati alla Regione Piemonte, unitamente a risorse proprie dell’Ente, hanno consentito di attivare e potenziare su tutto il territorio i Punti Unici di Accesso e di riconoscere il contributo economico a sostegno della domiciliarità alle persone anziane non autosufficienti, riconoscimento esteso, successivamente, alle persone disabili di età inferiore ai 65 anni”.
“La delibera approvata dalla Giunta regionale stabilisce la ripartizione degli stanziamenti statali, per il 2014, del Fondo per le non autosufficienze, pari a 26.758.000 euro, prevedendo, in particolare, che la quota di euro 10.703.200 euro, il 40% della somma totale assegnata, venga destinata ad interventi di assistenza domiciliare diretta ed indiretta a favore di persone in condizioni di disabilità gravissima che necessitano, a domicilio, di cure continuative e monitoraggio socio-sanitario nelle 24 h per bisogni derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche”.
“E’ stato stabilito, altresì, di riservare, dalla somma dei 10.703.200 euro, una quota pari a 3.600.000 euro per assicurare le prestazioni ai malati di SLA, secondo un modello organizzativo specifico concordato con le loro Associazioni”.
“Le risorse che lo Stato ha stanziato permetteranno di garantire i servizi a favore dei cittadini non autosufficienti, attraverso prestazioni professionali, di assistenza familiare e servizi di tregua, consistenti in prestazioni domiciliari mirate ad alleviare gli oneri di cura da parte della famiglia e si affiancheranno al fondo regionale di 17 milioni di euro per il 2014″.