Volge al termine la bonifica della discarica della Bicocca, dopo quasi vent’anni di tentativi di chiudere definitivamente l’impianto. E la proposta del Carp Novara Onlus, a cantiere chiuso, è quella di dare vita ad un parco aperto ai cittadini.
E’ una storia lunga quella della discarica della Bicocca che è stata in funzione per circa vent’anni, dal 1971 al 1992. Le sue funzioni sono cessate definitivamente nel 1996. Praticamente vent’anni fa. Nell’ultima Consulta per l’Ambiente il Comune di Novara ha deliberato per il completamento della bonifica. Una bonifica che, spiega Fabio Tomei del Carp Novara onlus, “consiste in due lavori: completamento della tubazione per lo scarico del percolato dalla discarica direttamente nel depuratore di via Generali e creazione del capping, cioè della copertura finale della discarica, copertura composta da uno strato impermeabile di argilla e da un sottile strato superiore di 50 cm di terra naturale, adatto per essere ricoperto da erba e da arbusti. Fin qui tutto bene dal punto di vista della sicurezza, salvo che, ad opera finita, tutta quest’area bonificata risulterà un’area morta e segregata rispetto alla città”. Per questo motivo, il Carp avanza una proposta che potrebbe dare nuova vita a questo spazio: “E’ una proposta per la valorizzazione paesaggistica di tutta o di parte di quest’area della discarica e per la sua fruizione da parte dei cittadini novaresi. Consiste nell’aumentare lo strato di terra naturale da 50 cm a 100- 150 cm, in modo da permettere la piantumazione di alberi e quindi la creazione di un parco aperto alla citadinanza. La bonifica costerebbe qualcosa di più, ma pensiamo che ne valga la pena!”.
L’operazione di bonifica durerà circa 8 mesi e prevede la creazione di 6 nuovi posti di lavoro.