Discarica di Ghemme, “la luce in fondo al tunnel”. Cremona: “oggi abbiamo segnato una tappa definitiva per la chiusura”
“Si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel. Fino a un anno fa eravamo in una situazione di ricerca di soluzioni, oggi credo che si possa affermare di aver segnato una tappa definitiva per la chiusura della discarica”. Lo ha annunciato il vice presidente della Provincia, Giuseppe Cremona che ha aggiunto: “Verso la fine del 2019 dovremmo essere in grado di aver licenziato progetto definitivo con approvazione della conferenza dei servizi, da lì il Consorzio partirà con le gare per i lavori della chiusura definitiva, che si prevede sarà ultimata in due-tre anni. Nell’arco di tre anni, tre anni e mezzo, dovremmo essere alla chiusura della discarica e arrivare al periodo della gestione del post mortem. Il costo delle operazioni di chiusura è stato stimato tra i 7 e gli 8 milioni di euro, mentre il costo della gestione post mortem si stima intorno agli 8-9 milioni”. Prima della conferenza dei servizi, ha spiegato Cremona, è stato fatto un sopralluogo per prendere visione diretta della situazione. “Sono tre vasche: la prima è già stata messa in sicurezza e chiusa; si sta procedendo sulla seconda vasca con una copertura provvisoria, la terza ha già copertura provvisoria ma servono solo interventi per sanare alcune situazioni”. “Si era posta anche un’altra questione, quella relativa al livellamento dei profili della discarica, con pendenze necessarie per l’eliminazione di acqua; per questo era previsto l’apporto di materiali, già stati indicati nella determina dirigenziale del 2012, che restano confermati. La voce maggiore è rappresentata dalle terre provenienti da bonifiche ambientali. Nello studio di fattibilità, per livellare i profili, si prevede l’apporto di circa 200mila metri cubi di materiale”. “Una volta conclusa la fase preliminare, il Consorzio procederà alla redazione del progetto definitivo che dovrà poi passare alla conferenza dei servizi per l’autorizzazione definitiva, procedura che richiederà un anno”.