Supporto legale gratuito alle vittime di discriminazione, grazie a un fondo da 300.000 euro a cui se ne aggiungono altri 150.000 ogni anno. Nel novarese sono in arrivo 4 nuovi sportelli informativi e sotto la Cupola prenderà anche il via un corso per avvocati, anche per le province vicine, che vogliano specializzarsi in materia.
Grazie alla legge regionale 5 del 2016 Regione Piemonte e Provincia di Novara sono in prima linea “per contrastare e prevenire il fenomeno, con un aiuto concreto, che possa anche dare spinta all’emersione. Il piano regionale di attuazione è in fase di elaborazione, ma l’idea è di creare percorsi strutturati, come quelli già attivi per la violenza di genere”, spiega l’assessore regionale alle Pari opportunità Monica Cerutti che ha presentato alle associazioni del territorio il progetto. All’incontro, tenutosi ieri a Palazzo Natta, erano presenti anche l’assessore regionale alle Politiche sociali Augusto Ferrari, il prefetto Francesco Paolo Castaldo e per la Provincia il presidente Matteo Besozzi e la consigliera alle Pari opportunità Laura Noro.
Al fondo di sostegno possono accedere persone vittime di discriminazione per disabilità, orientamento sessuale, religioso, oppure legate all’etnia e alle opinioni politiche. Esulano, invece, dal progetto casi di mobbing, se semplicemente legati a un cattivo rapporto con i datori di lavoro.
Alla rete, coordinata dalla Regione e dall’Ires Piemonte, possono aderire le associazioni tramite una manifestazione d’interessi, che scadrà il 19 gennaio (tutte le informazioni sono disponibili sul sito della Provincia). Sulla base delle idee raccolte saranno attivati almeno 4 sportelli informativi sul territorio, che potranno interfacciarsi con il “nodo” già presente in Provincia (vedi qui i riferimenti) e a cui è già possibile rivolgersi per la segnalazione di eventuali casi. Anche per i volontari delle associazioni aderenti è previsto un corso di formazione specifico, della durata di 32 ore, che prenderà il via il 30 gennaio a Vercelli.