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Novara

Disoccupazione: incrociare domanda ed offerta come soluzione per uscire dalla crisi

Sono due le proposte concrete a cui lavoreranno nelle prossime settimane Regione, Confindustria e sindacati confederali per dare una prima risposta al tema dell’emergenza occupazionale in Piemonte, a partire dal caso dei lavoratori della De Tomaso.

La prima riguarda la prosecuzione del progetto che la Regione sta portando avanti con l’Inps per consentire agli inoccupati a cui mancano pochi anni alla pensione di godere della possibilità di andare in quiescenza anticipatamente attraverso un prestito delle banche.

La seconda riguarda l’impegno che Confindustria si è assunta di realizzare un quadro dei fabbisogni qualitativi e quantitativi di personale delle aziende piemontesi che hanno intenzione di assumere nei prossimi mesi, per incrociarlo con un analogo quadro che verrà realizzato dai sindacati sui lavoratori, indicando le loro professionalità e la loro disponibilità a venire ricollocati. Per queste persone si cercherà inoltre di creare una sorta di dote, sia di tipo formativo, sia in termini di incentivi che potranno venire dagli ammortizzatori sociali ed eventualmente dai fondi interprofessionali, per agevolare la loro eventuale assunzione.

È quanto emerso questa mattina nel corso dell’incontro organizzato dalla Giunta regionale in piazza Castello con le rappresentanze sindacali e Confindustria, per analizzare la situazione dei lavoratori della De Tomaso, discussione che si è poi estesa a tutta la platea dei disoccupati.

Soddisfazione per la soluzioni impostate è stata espressa dal presidente Sergio Chiamparino, d’intesa con gli assessori al Lavoro, Gianna Pentenero, e alle Attività produttive Giuseppina De Santis: “È stato un incontro positivo che ha permesso di mettere a punto un metodo che identifica percorsi diversi per le diverse fasce di lavoratori, ciascuno dei quali ha situazioni specifiche, anche formative, a seconda dell’età e dell’esperienza che ha alle spalle. Un metodo concreto che speriamo possa in periodi non troppo lunghi portare a risolvere almeno in parte le situazioni di crisi più gravi, a partire da quella della De Tomaso”.