Si chiama “dispositivo protezione individuale” (d.p.i.). E i vigili di Novara ne sono sprovvisti, per il momento, nonostante un anno fa l’amministrazione allora al governo della città si era assunta l’impegno di sopperire ad una lacuna che viene denunciata dagli agenti da tempo. Nel corso dell’ultima assemblea, la richiesta è stata ribadita e, il giorno dopo, sembra che taglie e ordini siano stati effettuati.
“Ad un anno dalla morte dell’agente Sara Gambaro – dice Guido Catoggio segretario FP Cgil – abbiamo riunito il personale della Polizia Municipale. Quando abbiamo saputo che mancava ancora la presenza del dispositivo protezione individuale ci siamo stupiti: un anno fa, ci risultava che fossero state stanziate le risorse e che fosse partito l’ordine, ma evidentemente non è andata così. Abbiamo scritto all’amministrazione per chiedere chiarimenti. Ma nel frattempo sembra che si sia provveduto”.

In arrivo il dispositivo protezione individuale
La richiesta riguarda in buona sostanza una dotazione aggiuntiva rispetto a quella che normalmente hanno gli agenti in servizio: si tratta di indumenti che hanno una particolare visibilità rispetto agli interventi che vengono effettuati e al momento in cui vengono espletate certe mansioni (giorno o notte, ad esempio).
“Rimane ancora un problema, sebbene le cose, da quanto ci riferiscono, sono migliorate – conclude Catoggio – manca la parte di istruzione operativa, cioè disposizioni chiare sull’utilizzo del d.p.i. Comunque, per il momento, siamo soddisfatti che la fornitura stia finalmente arrivando. Sull’operatività vedremo come procedere”.